OPP.U.RE - Opportunità utili al reinserimento a Ravenna
Premessa
Gli Operatori che a diverso titolo sono coinvolti nel lavoro di assistenza ai detenuti ed ex detenuti, in base al D.P.R. 309/90 e al D.P.R. 616/76, hanno rilevato durante l’attività svolta nell’ambito delle problematiche "area carcere", la necessità di individuare un "pacchetto di opportunità" a sostegno del reinserimento sociale dei detenuti tossicodipendenti e/o alcoldipendenti che possono essere sottoposti a misure esterne di esecuzione penale e degli ex detenuti tossicodipendenti e/o alcolisti privi di un sostegno familiare. Sulla base di una prima segnalazione della Direttrice del Carcere di Ravenna, riprese successivamente come riflessioni, durante una riunione del Comitato Tecnico Territoriale dell’A.U.S.L. di Ravenna, avente per oggetto la realtà della Casa Circondariale di Ravenna, si è costituito un gruppo tecnico di lavoro composto da:
Assistente Sociale Ser.T., referente equipe carcere; | |
Assistente Sociale Consorzio per i Servizi Sociali di Ravenna, referente Area Adulti; | |
Rappresentante del Consorzio SOL.CO (CEFF, Pieve, Cooperativa Sociale Solidarietà); | |
Operatore referente CE.I.S. (Centro Ravennate di Solidarietà); | |
Operatore referente della Comunità papa Giovanni XXIII di Rimini. |
Tale gruppo, nel corso di più incontri, ha individuato un progetto finalizzato a reperire quelle opportunità prima citate.
Obiettivi
Realizzazione di un percorso mirato di reinserimento sociale per quei detenuti ristretti c/o la Casa Circondariale di Ravenna ed ex detenuti con disagio sociale e problematiche di tossicodipendenza e alcoldipendenza residenti nel territorio di Ravenna e provincia per i quali non è possibile e/o opportuno utilizzare lo strumento dell’inserimento in Comunità e che non hanno riferimenti adeguati all’esterno.
Tale progettazione prevede un’articolazione dell’intervento in varie fasi:
Costituzione di un gruppo di lavoro tecnico; | |
Promozione di un percorso riabilitativo di tipo motivazionale, sociale, psicologico e di sostegno alla famiglia, per i detenuti e/o ex detenuti. |
OPP.U.RE - Opportunità utili al reinserimento
Realizzazione di uno spazio da utilizzare in forma "Diurna – Serale" che preveda la presenza di una o più figure educative, con attività finalizzate al reinserimento sociale per i detenuti, ex tossicodipendenti/alcoldipendenti con esperienze di reinserimento interrotte, per i quali è impossibile o inopportuno il rientro in famiglia. Tale struttura si configurerebbe come "spazio di riferimento temporaneo", prima di una definitiva collocazione autonoma.
Inserimento lavorativo attraverso l’utilizzo dello strumento borsa-lavoro ed eventuale qualificazione o riqualificazione professionale dei soggetti interessati. Attività di supporto ed accompagnamento del detenuto in esecuzione penale esterna (realizzata dalla figura educativa menzionata al punto 3) con riferimento in particolare ai momenti di stacco dal lavoro, e relativamente a quelle attività che favoriscono una maggiore integrazione sociale (tempo libero).
Attività di sostegno alla famiglia, attraverso la partecipazione della famiglia stessa a gruppi di sensibilizzazione. Si fa presente che il gruppo tecnico, nelle varie fasi di attuazione dei progetti, prevede il coinvolgimento di altri operatori quali ad esempio, gli Assistenti Sociali del C.S.S.A. di Bologna, gli operatori componenti l’èquipe di trattamento della Casa Circondariale di Ravenna, nonché gli operatori di volta in volta coinvolti nel progetto.
Metodologia
L’individuazione dei soggetti viene effettuata dagli operatori già impegnati nell’attività di consulenza e trattamento dei detenuti (èquipe trattamento carcere, operatori Ser.T.) ristretti c/o la Casa Circondariale di Ravenna e che possano beneficiare delle misure alternative (art. 47, semilibertà, art. 94, detenzione domiciliare,) e per i quali è possibile predisporre un intervento personalizzato di inserimento lavorativo. L’elaborazione del progetto individuale viene realizzata dai componenti il gruppo tecnico e dagli operatori proponenti lo stesso. Si prevedono verifiche in itinere a cadenza trimestrale sulla progettualità personale degli utenti, effettuate dai componenti il gruppo tecnico e dagli altri operatori coinvolti. Dimissioni: tempi e modalità vengono definiti dal gruppo tecnico e dall’interessato.
Realizzazione del Progetto
Realizzazione di un Centro Diurno che possa seguire mediamente 8-10 detenuti appartenenti alle fasce sopra citate in esecuzione penale esterna (art. 47 semilibertà, art. 94 D.P.R. 309/90, detenzione domiciliare), con un progetto di inserimento lavorativo, che, pur avendo un supporto esterno in termini di condizione abitativa, hanno necessità di essere inseriti all’interno di una rete di socializzazione. Si prevede un’apertura del centro diurno dalle ore 11,00 alle ore 21,00 per un totale di 10 ore giornaliere.
Sono previsti servizi relativi a:
preparazione pasti; |
organizzazione di attività finalizzate alla maggiore integrazione sociale ed alla costruzione di un percorso autonomo per favorire un passaggio non traumatico alla vita civile al termine della pena; | |
organizzazione e gestione del tempo libero. | |
organizzazione di laboratori interni per formazione lavoro, come momento di ponte (qual ora questo necessiti) fra la prima uscita dal carcere ed un eventuale inserimento lavorativo esterno. | |
si prevede pertanto la presenza di una figura educativa con le funzioni di referente delle attività interne ed esterne al centro. |
La permanenza dei destinatari del progetto nello spazio di riferimento temporaneo non può superare i 12-18 mesi, durante i quali dovranno crearsi le condizioni per il raggiungimento di una autonomia, prevedendo in itinere il coinvolgimento degli specifici servizi territoriali (Uff. circoscrizionale collocamento al lavoro, Servizio Inserimento Lavorativo (SIL), Ufficio invalidità civile, ecc.).
Ubicazione
Lo spazio individuato è messo a disposizione dalla Cooperativa La Casa – Centro ravennate di Solidarietà e consiste in una Casa di tipo colonico ristrutturata e concessa in comodato gratuito alla Cooperativa La casa dal Comune di Ravenna. E’ sita in Via Romea Nord, 253 a Ravenna.
Gestione del Centro
La gestione viene affidata alla Coop. Soc. "La Casa" – Centro Ravennate di Solidarietà che interviene con una Figura educativa ed un Operatore per gruppi di sensibilizzazione alle famiglie.
Come collaborazione ulteriore esterna interviene anche la Comunità Papa Giovanni XXIII resasi disponibile solo in alcune occasioni alla collaborazione per l’accoglienza detenuti o ex detenuti per fine settimana o periodi di ferie in campeggi estivi.
Recepimento delle risorse
Collaborazione del Comune e IACP per assegnazione degli spazi necessari. Il consorzio per i Servizi Sociali interviene per assegnazione di due obiettori del servizio civile di leva. Accesso contributi delibera Regionale n. 1269 del 01/12/1999, trasferiti alla Regione ai sensi dell’art. 127 D.P.R. 309/90 per il triennio 1999, 2000, 2001. Per la realizzazione di questo progetto è vincolante l’accesso ad un percorso formativo e/o di inserimento lavorativo per il quale è necessario prevedere diverse forme di sostegno:
art. 41 1° comma e L.R. 1985/2 | |
utilizzo l. 68/99 e relativa normativa regionale | |
individuazione nelle Coop.ve sociali del soggetto prioritario per la gestione dell’inserimento lavorativo. |
Criteri di valutazione risultati
numero persone inserite | |
numero inserimenti lavorativi effettuati | |
numero di persone che raggiungono una occupazione stabile | |
assenza di reati commessi in relazione all’uso di sostanze durante l’effettuazione del percorso | |
grado di relazione dell’utente con l’uso e l’abuso di sostanze. |
Costi di realizzazione del progetto - Preventivo di spesa annuale
Operatore per lavoro educativo per 10 ore giornaliere a € 14,18 (£ 27.500) all’ora per 6 giorni la settimana |
€ 40.736,99 |
(£ 79.200.000) |
Operatore per 5 ore settimanali per lavoro di Coordinamento e di rete (Primaria e secondaria) € |
3.093,95 |
(£ 6.000.000) |
Spese per vitto (Pranzo e Cena) |
€ 8.250,53 |
(£ 16.000.000) |
Spese per utenza e manutenzione struttura (allestimento e gestione laboratorio interno) |
€ 13.097,71 |
(£ 25.400.000) |
Totale annuo |
€ 65.282,30 |
(£126.600.000) |
Il progetto si sviluppa nel triennio 2000, 2001 e 2002 per un complessivo di spesa di € 195.846,89 (£ 379.800.000) riprendendo gli stessi capitoli di spesa annuali, dello specchietto illustrativo sopra, per i tre anni di svolgimento.
La Coop. Sociale "La Casa" interviene per il 20% della spesa complessiva con € 39.169,38 (£ 75.960.000) coprendo per intero le spese di utenza e manutenzione della struttura e l’ allestimento e gestione del laboratorio interno.
Il Progetto ha ricevuto il finanziamento dalla Regione Emilia Romagna nell’ anno 2000 di € 52.081,45 (£ 101.000.000) per il primo anno di attività.
Accettazione dell’utente
Ogni inserimento all’interno del Servizio di nuovi utenti avviene su segnalazione ed in stretto accordo con gli organi istituzionali di competenza:
Istituzione carceraria; | |
Servizio Tossicodipendenze. |
In specifico per quanto riguarda gli utenti della Casa Circondariale di Ravenna le possibilità di accesso degli utenti al servizio "Opp.u.re." viene deciso dalla "Equipe Carcere" guidata dalla Direzione del carcere Dott.ssa Maria Benazzi. Oltre al rappresentante della Direzione Carceraria, questa equipe comprende: l’ Educatrice del carcere, l’esperto Psicologo, l’operatore del Servizio tossicodipendenze e quello del Consorzio dei Servizi Sociali di Ravenna.
Una volta definita, da questa istituzione, l’ipotesi di progetto personalizzato gli operatori della Equipe facente parte il progetto "Oppure" vengono chiamati a svolgere 2 o 3 colloqui di conoscenza in Carcere con l’utente all’interno dei quali vengono raccolti i dati necessari a mettere in pratica l’ipotesi progettuale.
Programmazione e verifica del processo
Una volta definita la progettualità riferita all’utente, può iniziare da parte di questi la frequentazione del Centro. La frequentazione può avvenire in due modalità:
Frequentazione completa negli orari di apertura del Servizio, naturalmente vincolati ai permessi concessi dalle autorità di competenza, strutturando attività settimanali guidate dagli educatori del Centro Ravennate di solidarietà. | |
Nel caso esistesse già una situazione lavorativa esterna, la frequentazione sarebbe solo parziale , per usufruire delle opportunità messe in campo dal Servizio stesso, naturalmente anche questa modalità vincolata ai permessi concessi dalle autorità di competenza. |
In ogni caso viene richiesto all’utente di rispettare i programmi concordati fra gli operatori, e le autorità competenti, oltre alla presenza ad incontri a cadenza settimanale fissi che possono essere riassunti:
2 incontri settimanali individuali per la gestione e la verifica dei momenti di uscita sociale o nel rapporto con la famiglia (se questa è presente) e di verifica della evoluzione delle tematiche nel qui ed ora. | |
1 incontro di gruppo per svolgere un lavoro sulle dinamiche relazionali e sulla esplorazione dei vissuti emotivi per dare un contenimento a questi. |
La verifica del lavoro e del processo avviene attraverso l’elaborazione di questo all’interno delle riunioni di Equipe degli operatori e attraverso momenti di incontro con i referenti istituzionali (Equipe carcere e Operatori Ser.T.) nei momenti in cui questi lo ritengano opportuno.
Mensilmente verrà stilata dall’Operatore Responsabile del Servizio una relazione mensile che verrà inviata, se questi lo riterranno opportuno, ai referenti istituzionali.
Qualsiasi problematica riguardante il percorso dell’utente, come trasgressioni, sospensioni del servizio o ipotesi di cambiamento dei programmi progettuali dell’utente stesso verranno concordati e comunicati tempestivamente con e agli organi Istituzionali (Equipe Carcere, Direzione del carcere, Consorzio dei Servizi Sociali, Servizio Tossicodipendenze).