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Una rete di opportunità
Il presente progetto è promosso dalla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Lombardia. Viene condiviso dalla Cooperativa Sociale "Il Gabbiano" che ne assume la gestione.
Premessa
Il volontariato in ambito penitenziario è operante in Lombardia da diversi decenni sia in forma individuale che a livello associativo. Nel 1999 esso si è organizzato nella Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Lombardia, costituitasi con lo scopo di dar vita a un tavolo di confronto di esperienze promosse dal volontariato nell’ambito della giustizia, di proporre percorsi formativi congiunti tra coloro che vi aderiscono, di riflettere collegialmente sul ruolo e l’identità del volontariato operante nell’ambito precipuo della giustizia, di proporre comuni strategie di intervento, di dialogare infine in modo unitario con le istituzioni pubbliche e private, con gli enti, con le diverse realtà del territorio allo scopo di promuovere percorsi di reinserimento per i rei e di cooperare per la riduzione di situazioni di esclusione sociale. La Regione Lombardia e il Ministero della Giustizia, nell’ambito dell’Accordo quadro sottoscritto il 3 marzo 2003, hanno riconosciuto alla Conferenza Regionale il ruolo di rappresentanza per il dialogo e il confronto con il volontariato. La Conferenza Regionale aderisce tramite propri rappresentanti alla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, la quale opera a livello nazionale come coordinamento delle diverse Conferenze Regionali e degli organismi di volontariato di carattere nazionale. Gli organismi attualmente associati alla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Lombardia sono numerosi: essi esplicano un’azione su tutto il territorio regionale, sia all’interno degli istituti di reclusione che sul territorio. L’azione volontaria dei membri della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Lombardia si rivolge alle persone detenute, alle loro famiglie, alle vittime di reato; essa è volta inoltre alla sensibilizzazione dei cittadini al problema della giustizia, nella progettazione e attuazione di interventi volti a realizzare migliori condizioni di giustizia nel territorio. La Conferenza Nazionale ha sottoscritto il giorno 8 giugno 1999 un protocollo d’intesa con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per facilitare un lavoro comune. Al fine di rendere possibile, a livello regionale, un’omogenea e fattiva collaborazione tra il Volontariato e l’Amministrazione Penitenziaria, appare molto utile giungere a determinare un accordo chiaro e preciso sugli oggetti e le modalità di collaborazione tra il volontariato e gli Istituti e i Centri di servizio sociale.
Finalità del progetto
Costruire una rete di opportunità (sociali, sanitarie, formative...) per le persone detenute e per quelle soggette a misure alternative alla detenzione, attraverso la chiara definizione delle modalità di collaborazione del Volontariato con le Amministrazioni coinvolte.
Obiettivi del progetto
Fasi
Tempi indicativi di realizzazione del progetto
Premesso che i tempi dipenderanno dagli accordi che si raggiungeranno con l’Amministrazione Penitenziaria, si prevede che il progetto possa durare 18/24 mesi.
Organizzazione
L’attività richiederà, per la gran parte, il lavoro dei volontari che saranno coinvolti in un gruppo per l’attuazione del progetto e che apporteranno i contenuti. Il lavoro sarà accompagnato da un gruppo professionale coordinato da un docente universitario esperto di programmazione territoriale dei sistemi di servizi alla persona e composto da altri esperti nel campo della giustizia, del volontariato e della programmazione territoriale.
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