Volontariato in Piemonte

 

A.V.P. - Assistenti Volontari Penitenziari del Piemonte

 

Progetto "Pandora". Creazione di sinergie tra i vari tipi di operatori del carcere

 

In Piemonte il Volontariato Penitenziario esprime la sua presenza dando un contributo rilevante per qualità e quantità attraverso una opera di solidarietà e condivisione sia con i detenuti che con le vittime del reato. La partecipazione della società alla azione rieducativa al fine del reinserimento sociale dei detenuti e degli internati può avvenire, secondo l'Ordinamento Penitenziario, in due modi:
Art. 17: sono ammessi a frequentare l'istituto penitenziario tutti coloro che avendo concreto interesse per l'opera di risocializzazione dei detenuti dimostrino di poter utilmente promuovere lo sviluppo dei contatti tra la comunità carceraria e la società libera (attività culturali, sportive, ricreative).
Art. 78: sono autorizzate a frequentare l'istituto penitenziario le persone idonee alla assistenza e alla educazione allo scopo di partecipare all'opera di sostegno morale dei detenuti e degli internati e al futuro reinserimento nella vita sociale; inoltre gli assistenti volontari possono collaborare con i Centri di Servizio Sociale per le misure alternative alla detenzione e per la assistenza ai dimessi e alle loro famiglie.


Finalità del servizio di assistente volontario penitenziario

 

Operare affinché le carceri funzionino meglio per agevolare il recupero della persona reclusa.

Far crescere la consapevolezza che è possibile offrire occasioni di ripensamento e reinserimento nella società.

Sensibilizzare l'opinione pubblica con una corretta informazione.

Collaborare con tutte le risorse presenti sul territorio per potenziare la rete di servizi allo scopo di intervenire preventivamente in situazioni di esclusione sociale, per supportare le persone in difficoltà.


Attività - servizi - settori di intervento

 

Attività educativa: sostegno morale e reinserimento sociale.
Attività culturali, ricreative, sportive.
Settore scuola e studi: collegamenti corsi professionali, collegamenti scuole università.
Settore amministrativo sociale: documenti anagrafici, libretti di lavoro, permessi di soggiorno, rinnovi e duplicati patenti, iscrizioni al collocamento, patronato, pensioni di invalidità.
Settore giuridico linguistico: informazioni legali, interpretariato
Settore socio famigliare
Settore tossico-dipendenti
Centro di distribuzione vestiario


Dati significativi sulla attività annuale svolta

 

Circa 250 assistenti volontari penitenziari

Circa 25.000 colloqui svolti

Circa 100.000 ore impegnate tra permanenza in carcere ed espletamento dei conseguenti interventi all'esterno

13 gruppi locali che hanno sede in carcere formati da AVP provenienti da associazioni presenti sul territorio.


Per gli aspiranti volontari

 

E' richiesta l'offerta di un servizio, con modalità e tempi da definire, che implica mettere a disposizione gratuitamente la propria professionalità in uno dei settori elencati. Sono previsti corsi di formazione gratuiti organizzati dall'assessorato all'assistenza della Regione Piemonte ai quali seguiranno periodi di tirocinio presso le strutture penitenziarie.

 

Associazione Carlo Castelli

 

A Torino la maggior parte degli AVP, che operano presso la casa circondariale "Le Vallette", hanno costituito la associazione, in memoria di uno dei più rappresentativi ed encomiabili volontari conosciuti in questi anni, scomparso nel 1998.

Il Comitato operativo dell'associazione è attualmente costituito dai sigg.:

Lodovico Giarlotto, Presidente
Sandrone Francesco, vicepresidente
Sergio Valabrega, vicepresidente
Oreste Volpatto, segretario
Giuseppe Gambera, tesoriere
Elsa Ricci, consigliere
Romano Mero, consigliere

La sede operativa è in C.so Trapani 29/D c/o Il Centro Formazione Professionale Piemontese;
Telefono di riferimento: +39.011.31.90.830 (prof. Volpatto)

Il presente permette di conoscere scopi e finalità della associazione. Fanno parte della stessa 59 soci, tra i quali sono compresi tutti i componenti della associazione "San Martino", di cui si dà notizia a parte.

 

Associazione San Martino

 

L'Associazione di "Volontari San Martino" opera dal Novembre 1999 all'interno del carcere delle Vallette, delle Nuove e nei repartini degli ospedali dell'Amedeo di Savoia e delle Molinette, svolgendo il compito di distribuzione vestiario ai detenuti più disagiati. Fino al 1999 questo servizio veniva svolto dall'attuale cappellano Don Piero Stavarengo, e prima da padre Ruggero Cipolla ed era denominato "armadio del cappellano". Il punto di riferimento della associazione è rappresentato dal CIR (Centro Italiano Raccolta di Chieri), il quale riceve vestiario dalla popolazione privata, parrocchie, enti e lo seleziona in base alle esigenze dei detenuti che ne hanno necessità. Il materiale che rimane inutilizzato viene distribuito alle famiglie di italiani e stranieri indigenti e in ultima fase viene inviato in paesi ad alto tasso di povertà. Ad Agosto 2001 i Volontari della associazione erano 38. Nel periodo Novembre 1999 - Luglio 2001 sono state servite 5200 persone. Tutti i capi che mancano dalla raccolta effettuata dal CIR devono essere acquistati: questa operazione è resa possibile grazie ai contributi dei volontari, di enti e privati, ma è la Compagnia San Paolo IMI di Torino a fornire il contributo finanziario principale.

Modalità operative

Al detenuto viene consegnato un modulo di richiesta da compilare secondo le personali necessità.
I dati anagrafici del detenuto vengono utilizzati per verificare con la polizia penitenziaria l'eventuale ricevimento di beni dall'esterno. In questo caso decade il diritto ad usufruire del servizio.
Verificata la disponibilità degli articoli richiesti a magazzino viene compilato un elenco di detenuti che al Sabato mattina vengono accompagnati dagli agenti di polizia penitenziaria presso i locali di distribuzione.
I volontari svolgono due turni settimanali nei giorni di Mercoledì e Sabato. Le attività del Mercoledì consistono nel riapprovvigionamento del materiale mancante e nella compilazione degli elenchi di detenuti che usufruiranno del servizio il Sabato successivo. Al Sabato viene svolta la effettiva distribuzione del vestiario ai detenuti.
Coloro che desiderano offrire la loro disponibilità per questo tipo di volontariato possono scrivere/telefonare a:

Ufficio Assistenti Volontari S. Martino
Distribuzione Vestiario
Via Pianezza, 300 - Torino
tel. +39.011.5817029 - +39.011.94699


Cittadinanza Attiva (onlus)

 

Cittadinanza Attiva è un'organizzazione di cittadini fondata nel 1978 e diffusa su tutto il territorio nazionale.
Essa è formata da individui, gruppi e reti accomunati dalla volontà di affermare e praticare un ruolo attivo del cittadino nel governo della società. In particolare è sul fronte della tutela dei diritti nella sanità, nella pubblica amministrazione, nei servizi, nella giustizia, nel governo del territorio, nella formazione, che Cittadinanza Attiva ha sperimentato per i cittadini un ruolo da protagonisti.
Fin dall'inizio essa ha operato per prevenire, limitare o rimuovere posizioni di sofferenza, situazioni di disagio e di discriminazione, pericoli per le libertà personali e collettive, attentati all'integrità fisica e psichica e alla dignità delle persone.
Il Tribunale per i diritti del malato ha iniziato da circa due anni ad aprire sportelli di ascolto nelle Carceri di Rebibbia a Roma e delle Vallette a Torino. Sono in corso trattative per aprire analoghi sportelli in altri Istituti di pena in Italia. Nel carcere delle Vallette l'attività principalmente è stata svolta per:

 

formazione ed informazione sul Servizio Sanitario Nazionale (accesso alle strutture, ticket, varie pratiche burocratiche)

contatti con altri Enti Pubblici (Comune, Commissione Invalidità, ecc.) in vista della fine della detenzione

possibilità di coordinarsi con le varie realtà del TdM all'atto della scarcerazione

formazione ed informazione sul SSN all'interno del carcere al momento del cambiamento di gestione

 

I volontari del tribunale dei diritti del malato, presenti dal 4 marzo ogni sabato in carcere, sono a disposizione dei detenuti definitivi per informazioni di carattere sanitario. Non sono in grado né autorizzati ad intervenire su ogni altra questione. Per i detenuti non definitivi il colloquio deve essere autorizzato anche dal magistrato competente oltre che dalla direzione. Il Tribunale per i diritti del malato è presente in tutt'Italia e nello specifico a Torino ha sede in:

Azienda Ospedaliere Molinette
C.so Bramante, 88
tel. +39.011.633.44.55

Osp. Amedeo di Savoia
C.so Svizzera, 164
Tel. +39.011.439.38.97

Mail dirittimalato.oas@asl3.to.it 

 

 

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