|
Regione del Veneto Deliberazione della Giunta n° 4026, del 30 dicembre 2003
Oggetto: Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria detenuta e in esecuzione penale esterna. Affidamento dell’incarico all’Azienda ULSS n° 16 di Padova.
L’Assessore alte Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit Antonio De Poli, riferisce quanto segue. Periodicamente e con varie sfumature la questione penitenziaria torna al centro dell’attenzione del mondo politico, dei giuristi, dei mass media e della pubblica opinione, quale sfondo alla questione più ampia relativa alla scelta fra modelli diversi di penalità. L’invivibilità della condizione carceraria e alcuni fatti di cronaca (evasioni, reati, irregolarità commesse durante l’esecuzione delle misure alternative) ripropongono l’attualità del dibattito sulle fom1e di pena alternative al carcere. L’impegno e la volontà dell’Amministrazione regionale di prendersi cura dei soggetti coinvolti nel circuito penale con il determinante contributo della comunità esterna partono dal presupposto di superare il carcere come unica possibile risposta al problema della criminalità e devianza sociale. Tale orientamento è sostenuto dall’impellente necessità di riorganizzare fortemente le attività nel settore soprattutto secondo percorsi trattamentali, anche alternativi al carcere. La revisione del Protocollo d’Intesa tra Ministero di Giustizia e Regione del Veneto, sottoscritto nel 1988 e la prossima stipula di un nuovo accordo rappresenta la volontà di una collaborazione interistituzionale che disciplini la realizzazione di programmi di intervento condivisi rivolti alla tutela, promozione e educazione alla salute dei ristretti negli Istituti Penitenziari del Veneto, all’istruzione, formazione professionale e reinserimento sociale, con particolare attenzione all’area penale minorile e dell’immigrazione. Tali linee di indirizzo si realizzano attraverso forme e modalità. di intesa tra le Direzioni degli Istituti Penali del Veneto, dei Centri di Servizio Sociale per Adulti, degli Uffici di Servizio Sociale per Minorenni, gli Enti Locali; le Aziende UU.LL.SS.SS. competenti per territorio, il Volontariato e il Terzo Settore, nel rispetto e nel ruolo di ciascun Ente interessato. Oggi viviamo un momento di passaggio, ricco di prospettive, ma delicato per le decisioni da prendere. Lo sviluppo della rete dei servizi alle persone e alle comunità richiede nuova capacità, programmatoria e tecnica, nel valutare la domanda sociale, correlando la natura dei bisogni e le risposte necessarie, in modo che siano coerenti con la complessità sociale. Spesso le nuove risposte richiedono metodologie di lavoro per progetti, capacità di prendersi cura delle situazioni delle persone e delle famiglie, delle comunità in modo integrato e necessitano soprattutto di condivisione di responsabilità tra chi aiuta e chi è aiutato. La Regione del Veneto è quindi chiamata a riappropriarsi di un ruolo incisivo ed efficace di governo del territorio, a promuovere l’incontro tra i diversi livelli di responsabilità pubblica e privata nel confronti delle persone, delle famiglie, delle comunità locali, perfezionando gli strumenti della programmazione. Sulla base di questi indirizzi l’Amministrazione ha disciplinato, tra l’altro, l’attivazione di una Rete di Osservatori Regionali per le Politiche Sociali cui è demandato il compito di monitorare e definire nuove forme e modalità di risposta alla complessità crescente delle politiche sociali. L’Osservatorio riveste una funzione istituzionale stabile, di raccolta e analisi secondaria di dati, di promozione di indagini ad hoc, di analisi del tipo social survey, di raccordo sistematico di informazioni da fonti diverse, proprie ed altrui, dentro un percorso non episodico, ma continuativo, di accumulazione delle informazioni, in una logica essenziale e costitutiva propria di un Osservatorio sociale, di analisi longitudinale dei fenomeni. A fianco di questa funzione di sensore sociale parlare di osservatorio come "laboratorio" sociale, significa fare riferimento a risorse ulteriori di flessibilità, di creazione e diffusione di modelli di analisi interpretativi ed eventualmente programmatori in termini di policy oriented. Questo non deve significare semplice esportazione di modelli e proposte, ma attenzione alla circolarità di funzioni tra conoscenza e decisione, attenzione ad un ruolo attivo e propositivo nel creare e coordinare linkage significativi tra ambiti, funzioni, contesti disciplinari tradizionalmente separati fra loro. In un simile contesto, l’Osservatorio assume un ruolo fondamentale anche nei rapporti diretti con la cittadinanza, nella misura in cui si, rende capace di svolgere anche funzioni di servizio, di promozione culturale, di punto di riferimento. La Regione del Veneto dedica un’attenzione particolare all’area Penitenziaria con l’obiettivo di promuovere, sviluppare e realizzare, attraverso l’attività di uno specifico Osservatorio, una rete informativa integrata tra tutte le fonti istituzionali, associative, di volontariato e del terzo settore, valida per l’interpretazione dei fenomeni sociali che caratterizzano tale area e per la programmazione di iniziative qualificate, modulari e dinamiche che rispondano adeguatamente ai problemi della devianza sociale. La stessa L.R. n° 5196, che approva il Piano Socio-sanitario regionale per il triennio 1996/98, individua le finalità della politica regionale in ambito penitenziario, in particolare rivolte alla tutela psico-fisica e al reinserimento sociale dei soggetti ristretti negli istituti di prevenzione e pena del Veneto (articolo 2 lettera l) e prevede l’istituzione dell’Osservatorio regionale sui problemi della popolazione carceraria (articolo 8 comma 6). L’azienda ULSS n° 16 di Padova ha presentato una proposta progettuale ed operativa, agli atti della competente Direzione regionale per i Servizi Sociali per realizzare e gestire l’Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria detenuta e in esecuzione penale esterna avvalendosi anche delle risorse istituzionali, associative, di volontariato e del terzo settore, in attuazione degli obiettivi regionali previsti per l’area penitenziaria, delle linee guida per l’attivazione di una rete d’Osservatori regionali approvate con D.G.R. n° 1923 del giugno 1999, delle funzioni e compiti delineati con D.G.R. n° 3702 del 24 novembre 2000. La stipula del nuovo Protocollo d’Intesa in area penitenziaria tra Regione del Veneto e Ministero della Giustizia consentirà di qualificare ulteriormente anche l’attività di tale strumento di programmazione. Per la realizzazione e gestione dell’Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria detenuta e in esecuzione penale esterna è previsto un contributo regionale pari a € 129.114, 22 e l’assegnazione dell’incarico all’Azienda ULSS n° 16 di Padova, attraverso la stipula di una specifica convenzione, parte integrante del presente provvedimento. Tale contributo rientra fra gli interventi che fanno riferimento al Fondo regionale per le Politiche Sociali istituito dall’articolo 133, comma 1, della. L. R. n° 11/2001, la cui ripartizione, ai sensi del comma 3 dello stesso articolo, è avvenuta in sede di Bilancio di previsione per l’esercizio 2002, ed in particolare fa carico al seguente capitolo di spesa: 100016 "Fondo regionale per le Politiche Sociali - Attività progettuali di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (L. R. n° 11/2001, articolo 133, comma 3, lettera A)". Con la suddetta proposta, pertanto, si dà atto della regolarità contabile dell’impegno di spesa di cui al presente provvedimento, ai sensi dell’articolo 42, comma 1, della L. R. 29.11.2001, n° 39. Il contributo regionale sarà erogato all’Ente in questione, con le seguenti modalità:
L’Assessore alle Politiche Sociali, Antonio De Poli, conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
La Giunta Regionale
Udito il relatore, Assessore alle Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit Antonio De Poli, incaricato dell’istruzione dell’argomento in oggetto, ai sensi dell’articolo 33 comma 2 dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
Vista
Visti gli atti d’ufficio
delibera
Sottoposto a votazione, il provvedimento risulta approvato con voti unanimi e palesi.
Il Segretario, dr. Antonio Mesetto
Il Presidente, On. dr. Giancarlo Galan Regione del Veneto
Convenzione per la gestione dell’Osservatorio regionale sulla popolazione detenuta e in esecuzione penale esterna.
L’anno 2002 addì ________ del mese di _______, in Venezia. presso la sede della Direzione Regionale, per i Servizi Sociali, Dorsoduro 3493, sono presenti i Signori:
Le parti come sopra costituite, premettono:
Tutto ciò premesso e ritenuto parte integrante del presente atto
Si conviene e si stipula quanto segue
Articolo 1
La Regione del Veneto, Giunta Regionale, come sopra rappresentata, conferisce all’Azienda ULSS n°16 di Padova, (PD) che, come sopra rappresentata, accetta, l’incarico della gestione operativa dell’Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria e in esecuzione penale esterna finalizzato al proseguimento degli obiettivi, all’espletamento dei compiti e secondo le modalità operative di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n° 4026, che le parti hanno letta e condivisa in ogni sua parte.
Articolo 2
A supporto delle sue attività, ed al fine di coordinare gli interventi l’Osservatorio si avvarrà degli organismi individuati nell’assetto organizzativo di cui alle DD.GG.RR. n° 1923/99 e n° 3702/00. Le procedura di nomina dei componenti gli organismi dell’Osservatorio vengono adottate previo accordo con la Direzione Regionale per i Servizi Sociali;
Articolo 3
L’Osservatorio, in attuazione degli obiettivi regionali previsti per l’area penitenziaria e di quelli del nuovo Protocollo d’Intesa tra Ministero della Giustizia e Regione,Veneto di prossima sottoscrizione, è aperto a tutti i soggetti interessati. Rientra, a tale proposito; la promozione, lo sviluppo e realizzazione di una rete informativa integrata fra tutte le fonti Istituzionali, associative, di volontariato, del terzo settore ed i soggetti interessati appena sopra richiamati, valida per l’interpretazione dei fenomeni sociali che caratterizzano tale area di intervento e per la programmazione di iniziative qualificate, modulari e dinamiche che rispondano adeguatamente ai problemi della devianza, emarginazione e criminalità sociale, con particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione straniera ed extracomunitaria; La partecipazione all’Osservatorio implica quindi la messa in comune di dati e notizie tramite la compilazione di apposite schede, l’aggiornamento dei dati stessi e l’accettazione delle norme di funzionamento dell’Osservatorio. Tutti i soggetti partecipanti alle attività dell’Osservatorio hanno diritto di ricevere le informazioni desumibili dai dati raccolti nella Comune banca dati e di ricevere i materiali prodotti, secondo quanto stabilito negri accordi di partecipazione. L’attività, le ricerche, e i dati raccolti dall’Osservatorio vengono redatti anche con modalità informatiche e vengono inseriti nell’apposito sito informatico regionale, secondo le indicazioni della Direzione Regionale per i Servizi Sociali.
Articolo 4
L’Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria e in esecuzione penale esterna svolge i seguenti compiti:
Articolo 5
Nello svolgimento dei compiti di cui all’articolo 4, l’Osservatorio realizza le seguenti attività:
censimento e collegamento con le diverse banche dati esistenti nel settore a livello regionale, nazionale ed europeo, anche al fine di elaborare modalità comuni e condivise per la raccolta dei dati e la sistematizzazione delle esperienze, conoscenze e sperimentazioni; individuazione ed elaborazione di indicatori di governo del sistema, anche attraverso appositi strumenti di analisi dell’evoluzione dei fenomeni di devianza, emarginazione e criminalità sociale, con particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione straniera ed extracomunitaria; proposta ed elaborazione di linee di indirizzo e di specifici strumenti di programmazione; individuazione ed elaborazione di proposte progettuali di intervento regionale nel settore oggetto della presente convenzione; elaborazione e diffusione di documentazione informativa e divulgativa, anche in versione telematica, rivolti alla popolazione detenuta, in esecuzione penale esterna e agli operatori del settore.
Articolo 6
La Regione Veneto si impegna a verificare l’andamento e gli adempimenti contenuti nella presente convenzione nei tempi e nei modi ritenuti idonei.
Articolo 7
L’avvio operativo dell’Osservatorio è stabilito previa comunicazione, del legale rappresentante dell’Ente qui incaricato per la gestione dell’Osservatorio regionale sulla popolazione carceraria e in esecuzione penale esterna e comunque entro 60 giorni dalla stipula della presente convenzione.
Articolo 8
Il recesso dalla presente convenzione può avvenire da parte della Regione a seguito di inadempienze dell’Ente affidatario rispetto a quanto stabilito dalla presente convenzione e, da parte dell’Ente gestore, a seguito di inadempienze dell’affidante. Esso può avvenire comunque su accordo delle parti.
Articolo 9
Per la realizzazione e gestione dell’Osservatorio e per il periodo di attività di un anno la Regione del Veneto corrisponde all’Azienda ULSS n° 16 di Padova la somma di € 129.114,22 omnicomprensivi.
Articolo 10
La Regione del Veneto si impegna a versare il finanziamento relativo all’incarico con le seguenti modalità
Articolo 11
La presente convenzione ha la durata di anni uno dalla data della sua sottoscrizione, prorogabile con apposito atto deliberativo della Giunta Regionale del Veneto.
Articolo 12
Per quanto "non espressamente previsto dalla presente convenzione le parti fanno riferimento alle norme del Codice Civile.
Articolo 13
In caso di controversie le parti eleggono quale foro competente quello di Venezia.
Articolo 14
La presente convenzione verrà registrata in caso d’uso ai sensi dell’articolo 5 del D.P.R 26 aprile 1986, n° 131. Il presente atto viene letto, approvato specificatamente con le premesse, articolo per articolo e sottoscritto dalle parti.
Per la Regione del Veneto, dr. Sante Bressan
Per l’Azienda ULSS n° 16, dr. Adriano Cestrone
|