Assunzioni con il tutor

 

Gli imprenditori: assumiamo gli ex detenuti con il tutor

 

Il Giorno, 3 aprile 2004

 

Le aziende del Milanese non hanno preclusioni all’idea di dare impiego agli ex carcerati, ma richiedono figure di sostegno da affiancare ai possibili candidati. È il risultato di una ricerca qualitativa sui problemi di inserimento lavorativo di persone che vengono da realtà di detenzione, condotta dall’agenzia di solidarietà per il lavoro Agesol, nata nel ‘98 da un’idea di un gruppo di detenuti e detenute della casa circondariale di San Vittore. Lo studio è stato effettuato su un campione di imprese operanti sul territorio circostante Bollate - Rho (direttamente coinvolto nelle iniziative sperimentali di inserimento socio - lavorativo). Secondo i dati raccolti, il 41,3% degli imprenditori intervistati ha dimostrato interesse per le agenzie di lavoro interinale come possibile via di sbocco professionale ma ritiene necessario un periodo di prova come primo filtro.

Agesol, di cui fanno parte anche Caritas Ambrosiana e le rappresentanze sindacali lombarde, è impegnata con vari progetti sperimentali e formativi finanziati da fondi provinciali (nel 2003 sono stati stanziati 400 mila euro) che hanno visto l’apertura di sportelli di consulenza giuridica e formativa e di quattro punti di orientamento al lavoro interno agli istituti penitenziari di San Vittore, Opera, Monza e presso sedi sociali esterne. "Il lavoro in rete promosso da Agesol - spiega il presidente dell’agenzia, don Virginio Colmegna - con molti altri soggetti del territorio è stato sempre finalizzato al lavoro con e per i detenuti. Dalla solidarietà e dall’inclusione dipendono la capacità di una società di governare la pena".

 

 

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