Indagine sulla sanità penitenziaria

 

XIV Legislatura - Camera dei Deputati

Commissioni Riunite II (Giustizia) e XII (Affari Sociali)

Indagine conoscitiva sulla sanità penitenziaria

Martedì 7 ottobre 2003

 

Francesco Paolo Lucchese, presidente, ricorda che, nella riunione del 30 luglio 2003 dell’ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi delle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari Sociali), si è convenuto sull’opportunità di procedere ad un’indagine conoscitiva sulla "Sanità penitenziaria". Acquisita l’intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell’articolo 144, comma 1, del regolamento, propone pertanto alle Commissioni di procedere alla deliberazione dell’indagine, secondo il programma indicato.

 

Obiettivi dell’indagine conoscitiva


La richiesta di una indagine conoscitiva concernente lo stato della sanità penitenziaria in Italia nasce dall’esigenza di approfondire la conoscenza della situazione sanitaria all’interno degli Istituti penitenziari, anche alla luce dello stato di attuazione della riforma introdotta dal decreto legislativo 22 giugno 1999, n° 230 recante "Riordino della medicina penitenziaria a norma dell’articolo 5 della legge 30 novembre 1998, n° 419".

La normativa citata, nell’ambito di una più generale riforma del sistema sanitario nazionale, ha previsto il progressivo trasferimento alle Regioni delle funzioni sanitarie in ambito penitenziario, al fine di migliorare un servizio fino ad allora gestito dal Ministero della Giustizia.
La sperimentazione è stata avviata, in una prima fase, nelle Regioni Toscana, Lazio e Puglia e, successivamente, nelle Regioni Emilia-Romagna, Campania e Molise. Al fine di valutare l’esito di questa fase sperimentale è stata costituita il 16 maggio 2002, con decreto del Ministro della giustizia, d’intesa con il Ministro della salute, una commissione di studio.
L’indagine conoscitiva si pone l’obiettivo di acquisire elementi informativi in merito alle numerose problematiche connesse al trasferimento alle Regioni delle funzioni nel campo della sanità penitenziaria e alle soluzioni organizzative atte a garantire un servizio adeguato alle esigenze del mondo carcerario; tra le tematiche meritevoli di approfondimento, particolare importanza assumono al momento attuale quelle di natura finanziaria, evidenziate anche da parte degli operatori sanitari a più diretto contatto con la realtà dei penitenziari.

 

Programma dell’indagine conoscitiva


L’acquisizione degli elementi necessari allo svolgimento dell’indagine si dovrebbe effettuare sia attraverso una serie di audizioni dei soggetti coinvolti dalla riforma in questione sia tramite lo svolgimento di missioni in Italia, volte a verificare in loco lo stato della sanità penitenziaria prendendo a campione alcuni istituti penitenziari delle diverse aree territoriali italiane.
Per quanto riguarda le audizioni, le Commissioni ritengono opportuno audire i seguenti soggetti:

Ministro della Salute

Ministro della Giustizia

Rappresentanti della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza dei Presidenti delle Regioni

Capo del Dipartimento sociale della Regione Lazio

Associazione Medici penitenziari (A.M.A.P.I.)

Associazioni di infermieri penitenziari (CO.N.O.S.C.I. e S.A.I.)

Direttori di ASL

Direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (dr. Tinebra)

Dirigenti e medici in servizio della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del D.A.P.

Responsabile per la Giustizia Minorile (dr. Priore)

Associazione di volontariato "Antigone"

Responsabili dei Servizi Tossicodipendenze (Ser.T.)

Direttori degli Istituti penitenziari e degli Istituti per minori di tre diverse realtà territoriali (Nord, Centro e Sud Italia)

Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, sindacati autonomi e sindacati della polizia penitenziaria

Rappresentanti della Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS (LILA).

 

Per quanto concerne, poi, lo svolgimento di missioni, le Commissioni intenderebbero visitare alcune strutture penitenziarie di Milano, Roma, Napoli e Palermo, al fine di avere un quadro complessivo dello stato della sanità penitenziaria in relazione alle difficoltà generali che gravano all’interno degli Istituti penitenziari, come sovraffollamento e incidenza di patologie.

 

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