Petizione su diritti dei minori

 

La parola ai bambini

documento a seguito del Convegno del 29 aprile 2004

 

Petizione per una più estesa applicazione della Convenzione di Strasburgo sull’esercizio dei diritti dei minori nell’ordinamento giuridico italiano

 

Le associazioni, le Ong e i singoli sottoscrittori della presente petizione:

 

considerato

 

che l’art. 12 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia del 1989, ratificata dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991, obbliga gli Stati parti a garantire al minore capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa (art. 12.1) e che le opinioni del fanciullo debbano essere prese debitamente in considerazione, tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità; oltre che il diritto di essere ascoltato direttamente o tramite un rappresentante o un organo appropriato, in ogni procedura giudiziaria amministrativa che lo concerne (art. 12.2);

che la Convenzione europea di Strasburgo sull’esercizio dei diritti dei minori del 1996 è stata ratificata con Legge n. 77 del 20 marzo 2003 ed ha come campo di applicazione i procedimenti civili in materia di famiglia (art. 1);

che la centralità del diritto del minore di essere informato e di esprimere liberamente le proprie opinioni nei procedimenti giudiziari che lo riguardano e la necessità che la sua opinione sia sempre presa in debita considerazione (art. 3), sono state ribadite da tale Convenzione;

che la medesima Convenzione assicura al minore il diritto di essere rappresentato nei procedimenti che lo riguardano dai genitori o da altra persona da lui scelta, allorché vi sia conflitto di interessi con i genitori o con coloro che ne detengono la responsabilità (art. 4.1) e che attribuisce altresì al minore il diritto di essere assistito, nei procedimenti che lo riguardano, da persona da lui scelta e, se del caso, da un avvocato (art. 5);

che i predetti principi e regole si armonizzano con le seguenti disposizioni della Costituzione Italiana:

l’art. 3, che afferma l’uguaglianza, senza discriminazione alcuna, di tutti i cittadini davanti alla legge;

l’art. 24, che proclama il diritto di tutti di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi e il diritto inviolabile alla difesa, che valgono in modo particolare per i minori, in relazione alla speciale protezione di cui devono fruire in conformità al diritto internazionale convenzionale;

l’art. 111, che impone che ogni processo si svolga nel contraddittorio delle parti, in condizioni di parità e di fronte a un giudice terzo e imparziale;

che nell’ordinamento italiano è stata data puntuale applicazione all’art. 14 delle Regole Minime per l’amministrazione della Giustizia Minorile del 1985 - Regole di Pechino -, che enuncia il principio del giusto ed equo processo nei procedimenti penali che riguardano un minore e che richiede che questi procedimenti si svolgano in un clima di comprensione, che gli consenta di partecipare e di esprimersi liberamente;

che la Convenzione di Strasburgo all’art. 13 promuove il ricorso alla mediazione e ad ogni altro metodo di soluzione dei conflitti atto a raggiungere un accordo, al fine di prevenire e risolvere le controversie, evitando che i bambini siano coinvolti in procedimenti giudiziari;

che la Legge 149/01, di modifica della Legge n. 184/83 sulla disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, prevede l’assistenza legale del minore, sia nei procedimenti di adottabilità (art. 8.4) e sia in quelli disciplinati dagli artt. 330 e seguenti del codice civile, relativi all’esercizio della potestà dei genitori (art. 37);

e che l’art. 5 della Legge 154/2001, concernente "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari", attribuisce a ciascun componente del nucleo familiare, compreso il minorenne, la possibilità di agire in giudizio e di richiedere le misure previste dalla legge a carico del convivente autore di condotte violente;

 

preso atto

 

che il Governo italiano, nel depositare lo strumento di ratifica della Convenzione di Strasburgo (4 luglio 2003), ne ha limitato l’applicabilità a pochi e poco significativi procedimenti familiari;

che il sopra citato art. 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia fa obbligo allo Stato di assicurare, in ogni caso, il diritto del minore a partecipare e a potere esprimere liberamente la propria opinione, in tutte le procedure giudiziarie e amministrative che lo concernono;

e che il documento finale della Sessione speciale ONU sui diritti dell’Infanzia del maggio 2002, sottoscritto anche dall’Italia, afferma che le opinioni dei bambini e adolescenti devono essere tenute in considerazione per tutte quelle questioni che li riguardano, dandogli il giusto peso in rapporto all’età e alla loro maturità (punto 32.1) e sottolinea che la giustizia debba essere rivolta al pieno rispetto dei diritti dei bambini (punto 40.7);

 

sottolineando

 

che l’ascolto del minore è lo strumento prioritario per garantire l’effettiva tutela dei suoi diritti, che l’ascolto permette al minore di partecipare direttamente alle procedure che lo riguardano ed è mezzo indispensabile per la conoscenza e la valutazione delle sue condizioni mentali, psicologiche e di salute:

 

chiedono

 

che nel nostro ordinamento sia data la più ampia applicazione alle disposizioni della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e della Convenzione di Strasburgo in tutti i giudizi concernenti diritti e interessi dei minorenni;

che al minore sia assicurato il diritto di essere ascoltato, nei procedimenti civili così come in quelli penali ed amministrativi che lo riguardano, dall’autorità giudiziaria o amministrativa competente, preferibilmente in modo diretto o con l’assistenza e il supporto di personale specializzato;

che le opinioni espresse dal minore ottengano sempre necessaria e adeguata considerazione da parte dell’organo giudicante nel relativo provvedimento;

che, ai fini dell’attuazione del diritto di ascolto del minore nei procedimenti che lo riguardano, il giudice, per stabilire se il minore sia dotato di sufficiente capacità di discernimento in relazione al caso concreto, possa avvalersi dei supporti tecnici e specialistici necessari;

che sia assicurata la massima omogeneità nell’attuazione del diritto del minore all’informazione e all’ascolto nei procedimenti che lo riguardano;

che sia attribuito al minore, direttamente o rappresentato da un curatore speciale, il ruolo di parte processuale in tutte le procedure giudiziarie che coinvolgano suoi interessi rilevanti e, soprattutto, allorché possa esservi un conflitto d’interesse con entrambi i genitori, in modo da soddisfare concretamente e in ogni caso il suo superiore interesse;

che il minore sia assistito, in tutti i procedimenti civili o penali che lo riguardano, da un avvocato scelto da lui stesso o nominato dal suo rappresentante e che sia facilitato al massimo grado l’accesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato;

che siano istituiti appositi Albi di curatori, tutori e difensori dei minori, formati da persone appositamente preparate e riconosciute idonee ad assumere le relative funzioni;

che, nella predisposizione di strutture e procedure necessarie al concreto ascolto dei minori nei procedimenti che li riguardano, allo scopo di assicurare nel Paese uno standard di alto livello, la parte pubblica (lo Stato) voglia assumere diretta responsabilità e, pur avvalendosi della collaborazione delle organizzazioni di volontariato che si occupano dell’assistenza dei minori, non deleghi i propri compiti al settore privato e comunque vigili sugli standard normativi e qualitativi applicati;

che la specializzazione dei magistrati minorili togati, dei giudici esperti e dei difensori dei minori sia mantenuta e sia, anzi, favorita e incrementata mediante appositi corsi di formazione universitaria e professionale, in collaborazione con associazioni e Ong che operano a tutela di diritti dei minori, realizzando così uno scambio proficuo tra professionalità differenti;

che al fine di prevenire o superare ogni situazione conflittuale ed evitare procedimenti giudiziari che riguardino minori sia data la più ampia applicazione alla mediazione in ogni ambito d’intervento giudiziario e sociale, sulla base di dettati legislativi adeguati.

Modulo di adesione alla petizione, da restituire a:

 

Mail: a.orlandi@unicef.it

Fax: 06.47809220

Per informazioni, segreteria: 06.47809220

 

Nome e cognome _____________________________

Indirizzo ____________________________________

Cap ________________________________________

Città _______________________________________

Telefono ___________________________________

E-mail _____________________________________

Data ________

 

Informativa ai sensi dell’art.13 - d. lgs n. 196/2003

 

Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, la informiamo che Unicef Italia Onlus utilizza i dati personali da lei forniti, solo per metterla a conoscenza delle sue iniziative ed attività.

I suoi dati sono trattati solo con le modalità e procedure - mediante supporti cartacei e strumenti elettronici - necessarie a questi scopi, anche quando comunichiamo a tal fine alcuni di questi dati ad altri soggetti che svolgono, per nostro conto, in Italia, compiti di natura tecnica, organizzativa e operativa. I suoi dati possono essere conosciuti dai nostri collaboratori e dipendenti specificamente autorizzati a trattare tali dati, in qualità di responsabili o incaricati, per il perseguimento delle finalità sopraindicate. I suoi dati non sono soggetti a diffusione.

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Lei ha inoltre il diritto di fare aggiornare, rettificare, integrare, cancellare, chiedere il blocco dei suoi dati personali. Lei ha diritto di ottenere l’attestazione che le operazioni suddette siano state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati, salvo il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. Lei ha diritto di opporsi al loro trattamento. Ogni informazione in merito ai soggetti o alle categorie di soggetti che possono venire a conoscenza dei dati, in qualità di responsabili o incaricati preposti ai trattamenti sopra indicati, può essere richiesta a Unicef Italia Onlus, Via E. Orlando n. 83, 00185 Roma.

Adesioni finora pervenute

 

Parlamentari

 

Laura Cima

Piera Capitelli

 

Associazioni

 

A.I.C.S. - Associazione Italiana Cultura Sport

A.N.P.A.S. - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

A.S.I.A. Associazione per la Solidarietà Internazionale

Amnesty International - Sezione Italiana

Arciragazzi Nazionale

Associazione di Volontariato Il Noce

Associazione Italiana Medici Per L'ambiente

Associazione Kim Onlus - Volontari per i Minori in difficoltà

Associazione Pangea's Women

Associazione Prometeo Onlus - Lotta alla pedofilia

C.I.A.I. - Centro Italiano Aiuti all'Infanzia

C.I.E.S. - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo

Cedim -Centro Emiliano Di Mediazione Familiare

Centro Alfredo Rampi Onlus

Ecpat Italia Onlus

E.I.S.S. - Ente Italiano di Servizio Sociale Onlus

Fondazione Roberto Franceschi Onlus

Istituto Internazionale Per Lo Studio Dei Problemi Della Gioventù Contemporanea

La Gabbianella Coordinamento Per il Sostegno a Distanza

Società Piccola Cooperativa Interzona

Vis - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo

 

Procuratori Della Repubblica

 

Piercarlo Pazè - Tribunale per i Minorenni di Torino

 

Guidici Onorari

 

Marisa Persiani - Tribunale per i Minorenni di Roma

 

Corte Di Appello Di Roma

 

Luigi Fadiga - Presidente Sezione Famiglia e Minorenni

 

Comune Di Roma

 

Pamela Pantano - Assessore Alle Politiche di Promozione dell'Infanzia

 

Regione Lazio

 

Lucio Annibaldi - Dirigente Area Integrazione Socio Sanitaria

 

Regione Piemonte

 

Anna Maria Colella - Direttore Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali

 

Consulte

 

Consulta Ds Infanzia eAdolescenza Gianni Rodari

 

Università

 

Avv. Marco Scarpati - Tutela Internazionale del Minore – Università di Milano Bicocca

 

Avvocati

 

Anna Pelloso - Presidente Aiaf Peimonte e Valle D'aosta

Cinzia Calabrese

Gianfranco De Lorenzo

Gigliola Montano

Ilaria Femori

Lucia Ricci

Manuela Cecchi

Maria Martignetti

Maria Montemurro

Monica Severi

Nicoletta Paschetti

Sergio Russo

Silvia Scatturin

 

Esperti

 

Anna Mestitz - Dirigente Di Ricerca - Iirsig - Cnr

Federico Palomba - Forum Giustizia per i Minori

 

Psicologi

 

Biancarosa Volpe

 

Garanti/Pubblici Tutori

 

Lucio Strumento, Pubblico Tutore Veneto

D.Ssa Chiara Drigo, presso Ufficio Pubblico Tutore Veneto

 

Altre Adesioni

 

Anna Serafini

Domenico Ciclone

Fulvio Aurora

Giuliana Filippazzi Brandazzi - Eropean Association For Children in Hospital

Lydia Franceschi

Marco De Carolis

Martina De Luca Comandini

Marzia Gentili

Massimo Novi

Paola Andreoni

Silvia Venti

 

 

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