Iniziative in giro per l'Italia

 

Lavoro in carcere: alcune piccole,
importanti novità in giro per le carceri italiane

 

Porto Azzurro (Li) - La Caritas diocesana e l'Associazione Volontariato carcere hanno promosso una serie di incontri nella vecchia fortezza spagnola intitolati: "Il lavoro: un diritto-dovere dentro e fuori dal carcere". L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune di Porto Azzurro si terrà dal 2 febbraio al 22 giugno nella sala conferenze dell'Azienda di promozione turistica di piazza Virgilio.

Quello che si propongono gli organizzatori è di: "formare nei volontari e più in genere nei cittadini interessati alle problematiche una competenza nell'ambito teorico-normativo, anche attraverso esperienze e testimonianze relative alla tematica del lavoro durante un percorso detentivo, quale efficace mezzo di realizzazione dell'individuo e fondamentale strumento per il reinserimento sociale". Nell’occasione si incontreranno rappresentanti di enti pubblici e del mondo del lavoro, aziende, cooperative sociali. La serie d’incontri si concluderanno il 22 giugno con una tavola rotonda.

 

Finanziati progetti per sette miliardi e mezzo destinati alla formazione lavorativa

dei detenuti negli istituti di pena della Campania

 

Con una delibera approvata venerdì 15 febbraio la Regione Campania ha stanziato sette miliardi e mezzo per la formazione lavorativa dei detenuti delle carceri campane. Sono ben 117 i progetti che hanno ottenuto i fondi. Alle iniziative possono partecipare anche i reclusi che non hanno il titolo di studio. Quasi dovunque si formeranno addetti ai computer, ma c'è anche chi ha fatto scelte più originali:

nel carcere minorile di Nisida, ad esempio, si potrà diventare anche animatori turistici. Nell'istituto, però, si terranno pure i soliti corsi per pasticciere, operatore di computer, sarta, giardiniere, installatore elettrico, falegname restauratore, pastore.

Ad Airola, scelte più tradizionali: si studierà da falegname, pasticciere, vivaista, restauratore di mobili, imbianchino, orafo, ceramista, sarta, pastore, tipografo..

A Poggioreale si punterà su: assemblatore hardware, restauratore di opere in legno, operatore computer, riparatore elettronico, riparatore di elettrodomestici.

A Sant'Eframo si terranno corsi per operatore di ceramica artistica, cuochi, tipografia computerizzata, installatore elettrico ed elettronico, rilegatori.

Al carcere femminile di Pozzuoli lezioni verteranno su: servizi di cucina, operatore computer e computer grafica, ricamo artistico, visagista, sarta, pasticcere.

A Secondigliano è stato introdotto un corso d'avanguardia per operatori riciclo materiale risulta.

A Caserta (Santa Maria Capua Vetere, Carinola e Aversa) : informatica, pittore grafica artistica, ceramista.

A Benevento corsi di sartoria e allestimento mostre.

A Salerno si tenterà, invece, il bilancio delle competenze e l'orientamento al lavoro autonomo.

A Bellizzi Irpino si studierà anche da fotografo.

 

La Provincia di Milano finanzia un iniziativa del privato sociale lombardo

 

Milano - Duecentoventidue percorsi di orientamento al lavoro, 50 attività lavorative realizzate all' interno degli istituti di pena, 25 avviamenti al lavoro fuori dalle mura del carcere, 14 posti di lavoro già disponibili e da assegnare. Sono questi i numeri dei primi cinque mesi di attuazione di «Cercare Lavoro», associazione temporanea per l'orientamento, la formazione e l'inserimento lavorativo di detenuti ed ex carcerati.

II progetto, primo nel suo genere in Italia e finanziato dalla Provincia di Milano, raggruppa cinque realtà del privato sociale lombardo: Agenzia di solidarietà per il lavoro e i consorzi «Nova Spes», «Sis», «Lavorint» e «Cascina Sofia».

La stessa Provincia di Milano ha affidato i servizi di protocollo ad una cooperativa che dà lavoro ai detenuti. L'iniziativa prevede tre diverse fasi: l'attivazione di sportelli esterni rivolti a ex detenuti e a persone non sottoposte a vincoli di spostamento, il lavoro svolto dagli operatori del progetto sulle aziende, l'accompagnamento dei detenuti da parte degli stessi operatori sui luoghi di lavoro.

 

A Pisa: lavoro e solidarietà

 

Pisa - Coniugare lavoro e solidarietà, facilitando l’acceso all’occupazione da parte di chi per varie ragioni (disabilità, esperienze d’immigrazione o carcere) incontra maggiori difficoltà.

Questo l’obiettivo del progetto "Rivitalizzazione della Costa". L’iniziativa delle Province della Toscana tirrenica (Pisa, Livorno, Grosseto, Lucca e Massa Carrara) si situa nell’ambito del programma comunitario "Equal", per il finanziamento di forme di cooperazione atte la discriminazione nel mercato del lavoro. Con la firma dell’accordo il progetto è pronto a decollare anche nell’aria pisana. Approvato dalla Regione, godrà di uno stanziamento di circa 2 milioni e 600 mila Euro. A Pisa sono stati assegnati 413.165,51 euro per realizzare attività rivolte a donne, detenuti in esecuzione esterna, disabili, tossicodipendenti, disoccupati maturi, lavoratori socialmente utili.

 

"Informazioni tratte dal sito www.informanziani.it, sempre molto aggiornato sulle novità nel campo del lavoro inerente il carcere, e dalla Rassegna Stampa del Centro Documentazione Due Palazzi di Padova".

 

 

 

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