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Liberarsi dalla necessità del carcere Agenzia d’informazione dell’Associazione Pantagruel - Firenze Numero di agosto 2005
Abbiamo bisogno di volontari
Nel carcere mancano tante cose da quelle immense (la libertà, la sessualità) a quelle minime (di cui parliamo anche in una lettera che abbiamo scritto in questa estate e che trovate al punto 4 di questo stesso foglio); nel carcere ci sono grosse violazioni dei diritti umani e tante piccole ingiustizie, assurdità, limitazioni, stupidità... Ma fra le tante cose che mancano c’è anche la scarsa presenza di volontarie e di volontari che entrino in queste strutture con una visione critica e attenta all’ascolto e alla comprensione dei numerosi bisogni. I volontari ci sono, ma sono pochi e insufficienti a incontrare tutte le detenute ed i detenuti che lo chiedono. Questo è un appello pressante perché persone ci contattino per prepararsi con serietà ad iniziare a fare un intervento come volontaria/o nel carcere di Sollicciano (o nel carcere della loro città). Nel caso di Firenze a settembre inizieremo una serie di incontri di preparazione; nel caso di altre città vi indicheremo gruppi che già intervengono nelle case circondariali della propria zona. Unici requisiti richiesti sono: un... "minimo" di equilibrio personale, la voglia di ascoltare, di confrontarsi e di fare un pezzetto di strada con altre storie di vita. Abbiamo anche bisogno di volontari che ci aiutino all’esterno del carcere nei progetti di "Informacarcere" e della "Poesia delle bambole". Speriamo in numerose risposte.
E di alcuni oggetti
Per la nostra biblioteca di Informacarcere sono necessarie scaffalature metalliche, un armadietto sempre in metallo e tavoli per la consultazione del materiale. Per il laboratorio delle bambole abbiamo bisogno di: macchine da cucire per fare punti base, tipo zig-zag e cordonetto e tessuti di cotone tipo "pelle ovo" in altezza cm 90 e cm 120 per confezionare lenzuolini da culla e da lettino.
Informacarcere: riprendiamo alla grande
Il progetto "Informacarcere" presentato al bando di concorso del Cesvot in "percorsi di innovazione 2004" è risultato tra i vincitori, ricevendo un finanziamento di 15.000 euro come da richiesta del progetto e arrivando a 20.000 euro con il cofinanziamento di 2.000 euro da parte del Comune di Firenze e 3.000 di autofinanziamento della nostra Associazione Pantagruel. Il progetto della durata di 10 mesi partirà dal 1° settembre di quest’anno e finirà a fine giugno 2006, anche se è nostra intenzione portarlo avanti e svilupparlo sempre di più. "Informacarcere" nasce dal bisogno di comunicare con l’esterno che è uno degli elementi che accomuna i circa 4000 detenuti e detenute che si trovano oggi nelle carceri toscane. La loro situazione socio culturale è chiara: alta presenza di immigrati, di tossicodipendenti, aumento del disagio psichico. Il bisogno di creare ponti con la società è stato colto anche dai volontari della nostra associazione che in questi anni hanno lavorato alla nascita di vari periodici dentro le carceri. Il progetto "Informacarcere" vuole: dare una risposta concreta ai sempre presenti bisogni dei detenuti e delle detenute di far conoscere le loro storie, i loro problemi, le loro difficoltà, i loro talenti e di comunicare con la società esterna; coordinare le esperienze esistenti nel territorio toscano di giornali del carcere e sul carcere e stimolare la nascita di periodici nelle carceri della nostra regione ancora sprovvisti di questi strumenti informativi; fare informazione nelle scuole della regione perché è importante che gli studenti conoscano meglio la realtà del carcere attraverso le esperienze di volontari e di detenuti/e; dare vita ad un sito internet che raccolga poesie, racconti, testimonianze, lettere, diari, storie di vita. Il sito sarà dotato di spazi per scambi tra lettori esterni e i detenuti; organizzare seminari, convegni, momenti di confronto su temi come: l’informazione e i giornali del carcere; il lavoro di tipo artistico e creativo nelle carceri femminili, ecc. impegnare su questo progetto detenuti/e che ottengano misure alternative al carcere tramite apposite borse lavoro o contratti a progetto. I partner del progetto sono: Provincia di Firenze - Assessorato Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica, Pari Opportunità; Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia (Dispo); Ministero della Giustizia - Dip. dell’Amm. Penitenziaria Provveditorato Regionale per la Toscana Ufficio del Trattamento Intramurale; Comune di Firenze - Assessore al Terzo Settore Accoglienza e Integrazione; Associazione "Coordinamento Gruppi di Volontariato operanti nel carcere di Massa"; Gruppo Volontari Carceri Lucca - Giornale "Espressioni - dal di dentro dal di fuori"; Idee Libere - Periodico di Informazione e Cultura della Casa di Reclusione "Ranza" di San Gimignano - Circolo Culturale F. Tozzi; Arci - Comitato di Pisa - "Kasanzababbà" (giornale del carcere); "L’altro diritto" - Centro di documentazione su carcere devianza e marginalità - Centro Consulenza Extragiudiziale; Associazione Volontariato Penitenziario - Firenze - Giornale "Spiragli" dell’O.P.G di Montelupo Fiorentino.
Ultime da "la poesia delle bambole"
Alcune notizie su... a che punto siamo... con il progetto delle bambole. Nel carcere luglio e agosto è di "vacanza", mentre a settembre riprende la formazione e il laboratorio interno. All’esterno sono ora quattro le ragazze impegnate: Ijeoma, Gloria, Adrienne e Olga e in questo periodo di fine luglio e inizi di agosto si sta dando ordine al laboratorio che chiuderà le ultime due settimane di questo mese. A settembre sono previste novità, ma vi terremo informate/i con un prossimo "Liberarsi". E voi tenetevi liberi per imparare... a fare la Ninetta, la bambola cuscino, a ricamare, ecc...
Sollicciano: una lettera sui bisogni delle detenute/i
Abbiamo inviato in giro anche questa estate una lettera per chiedere un aiuto di tipo economico per chi è recluso a Sollicciano. La riproduciamo integralmente: "Anche questo anno una lettera per chiedervi di aiutarci economicamente per l’impegno di solidarietà che svolgiamo nei confronti delle detenute e dei detenuti del carcere di Sollicciano - Firenze. In cosa consiste? A quali bisogni cerchiamo di dare (in parte) una risposta? Oggi a Sollicciano sono presenti circa 1.050 detenuti (di cui circa 100 donne) con una media del 50% di stranieri e di un 30% di tossicodipendenti. I bisogni sono soprattutto: acquisto di occhiali da vista; pagamento visite mediche e medicine per alcune persone che sono uscite dal carcere e che continuiamo a seguire (i due dottori di riferimento sono uno omeopata e l’altro medico steineriano); libri per studio (università); vestiario (quello che non troviamo donato da amiche e amici); creme per i capelli e per la pelle (abbiamo un permesso particolare per farle avere alle detenute africane); iccoli contributi di 10 € che versiamo nei conti correnti interni delle detenute e dei detenuti, cosicché poi possano acquistare dal sopravvitto: francobolli, schede telefoniche, caffè, zucchero, sigarette, qualche integrazione al cibo che spesso è scarso. Se puoi farci avere anche 10 euro (o inviati in una lettera chiusa o versati sul nostro conto corrente postale) ci serviranno per far superare meglio questo periodo di piena estate e il prossimo settembre che sono anche i mesi più difficili da vivere nel carcere perché mancano anche la scuola e alcune attività sportive e culturali che riprenderanno a fine settembre". Associazione Pantagruel: via A. Tavanti, 20 - 50134 Firenze. Conto corrente postale n. 10019511 intestato ad Associazione Pantagruel – Firenze. Grazie a chi ha risposto immediatamente all’appello (Paola C., Eremo di Mosciano - Scandicci, Anna N., Giovanni C., Enrico C., Cristina C.) e alle altre e altri che lo faranno nei prossimi giorni.
Carmelo: un laureato... speciale
Non avevamo dato ancora notizia di un avvenimento importante: il nostro amico e fratello Carmelo Musumeci è diventato dottore in scienze giuridiche con una bella e interessante tesi che ha discusso nel carcere di Sollicciano dal titolo: "Vivere l’ergastolo" con relatore il prof. Emilio Santoro. Ora si sta iscrivendo alla laurea specialistica in giurisprudenza e da settembre lavorerà (dal carcere di Nuoro dove si trova) al nostro progetto Informacarcere.
Un libro sui suicidi in carcere
"Per non morire di carcere. Esperienze di aiuto nelle prigioni italiane tra psicologia e lavoro di rete" a cura di Giorgio Concato, professore di psicologia all’Università di Firenze, e di Salvatore Rigione, direttore dell’area pedagogica presso il Provveditorato regionale toscano; edito da Franco Angeli. Un libro interessante che vede nella prima parte gli interventi degli "addetti ai lavori", in una parte centrale le analisi di alcuni dei principali studiosi italiani (Massimo Pavarini, Giuseppe Mosconi, Alessandro Margara...) e una parte finale con proposte concrete per affrontare le problematiche critiche del carcere. In appendice i dati nazionali e regionali sui suicidi, sui tentati suicidi e sugli atti di autolesionismo. Abbiamo ripreso il nostro impegno di far girare queste pagine. Ti chiediamo alcuni favori: indicarci indirizzi di e-mail a cui inviare "Liberarsi", aiutarci facendoci avere notizie utili, far girare queste paginette ad altre amiche e amici. Se non sei interessato a riceverlo più faccelo sapere e provvederemo ...grazie!
Associazione Pantagruel Via A. Tavanti, 20 50134 - Firenze tel e fax 055- 473070 e-mail: asspantagruel@virgilio.it Conto corrente postale n. 10019511
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