Un
forum online gestito dai detenuti
A
cura di Apogeonline
La
prigione di Strasburgo lancia un forum online gestito dai detenuti
La casa circondariale di Strasburgo, dopo aver realizzato il proprio sito Web,
ha promosso un forum online nel quale i prigionieri hanno la possibilità di
esprimere le loro opinioni e dialogare con i cittadini
Quella di Strasburgo è una prigione come le altre: non è un carcere modello,
ma nemmeno un squallida gattabuia. Piuttosto logora a quattordici anni dalla sua
costruzione è, come altre prigioni francesi o italiane, costantemente
sovrappopolata. Tuttavia, dietro la sua facciata grigia nasconde una realtà
unica in Europa. Non soltanto è la prima prigione in Francia ad aver lanciato
il proprio sito Internet, nel giugno 2001, ma è anche la sola ad avere
realizzato un forum online dove i prigionieri hanno la possibilità di
esprimersi, coordinati dagli insegnati della scuola interna al carcere. Dallo
scorso mese di febbraio, infatti, gli utenti della Rete possono porre domande
sull'universo carcerario, alle quali i prigionieri rispondono in modo regolare.
Le domande a volte sono mosse da curiosità più o meno morbose ("I
dipendenti dell'amministrazione penitenziaria sono sadici?") o da
riflessioni più ponderate ("Come si traduce la privazione della libertà
nella vita quotidiana?"). In media i carcerati ricevono una decina di
messaggi al giorno. A inviarli sono, per lo più, studenti. A condizione che
rispettino l'anonimato e "le persone o la legge", vengono messi tutti
online, con le relative risposte, senza alcuna censura.
Inizialmente, il forum aveva un obiettivo di tipo educativo e tendeva a
coinvolgere in modo particolare gli analfabeti, che rappresentano il 20% della
popolazione carceraria in Francia. "Pian piano - spiegano Philippe Steiner
ed Evelyne Kraemer, i due insegnanti che si occupano del forum - tramite il
passaparola, la partecipazione al forum è cresciuta e ormai interessa un gran
numero di carcerati".
Siccome la legge francese proibisce ai detenuti di collegarsi a Internet, è
stato istituito un servizio navetta di dischetti tra gli insegnati e i detenuti.
Secondo Pierre Durrenberger, responsabile dell'insegnamento della casa
circondariale di Strasburgo, il forum rappresenta un doppio vantaggio: "I
prigionieri apprezzano il lavoro di tipo informatico e di scrittura, poiché
hanno l'impressione di partecipare all'evoluzione del mondo, non di esserne
tagliati fuori. Trattando, peraltro, questioni che li riguardano
direttamente".
Dei circa 600 detenuti che soggiornano nella prigione, diverse decine
partecipano ormai ai dibattiti. E questo nonostante, in un primo tempo, avessero
rifiutato la novità. "All'inizio - dice un detenuto - la cosa mi faceva
ridere, ma mi sono detto che forse le cose potevano migliorare e anche noi
potevamo parlare di quanto succede in galera: ci sono molti pregiudizi sulla
vita nelle carceri. Il fatto di potere rispondere a queste domande ci permette
di lottare contro gli stereotipi".
Anche le donne partecipano all'iniziativa. La loro preoccupazione nel parlare
della vita quotidiana in carcere viene da una forma di auto censura, molto meno
frequente negli uomini. "Normalmente - dice una di loro - evito di fornire
particolari. È difficile parlare della promiscuità che c'è nelle nostre celle
di 9 metri quadrati e come siamo costrette a viverci. Ho il timore che le mie
parole vengano interpretate male".
A quasi un anno dal lancio, il forum ha riscosso un grande successo tra i
detenuti e gli utenti di Internet, ai quali ora gli ospiti della casa
circondariale possono, a loro volta, porre delle domande con l'obiettivo di
avviare, finalmente, un vero dialogo.