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Tagli alle spese nel settore Penitenziario
Redattore Sociale, 6 aprile 2004
Consiglio Provinciale approva un ordine del giorno sulla situazione carceraria e contesta i tagli alle spese nel settore Penitenziario
Ricerca provinciale rivela: maggiori precarietà negli istituti di Badu e Carros e in quello di Lanusei Il Consiglio provinciale di Nuoro ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sulla situazione carceraria per contestare i continui tagli alle spese del settore penitenziario. Conseguenze di questa politica sono "l'instabilità dei direttori, la fatiscenza delle strutture, la carenza di personale e l'impossibilità di attuare adeguate iniziative in favore dei detenuti". Il Consiglio ha inoltre chiesto maggiore sensibilità da parte del Ministero della Giustizia per le politiche carcerarie finalizzate al recupero dei detenuti e ha invitato la Regione a recepire la legge nazionale di riordino dei servizi sociali in modo da consentire alle Province di elaborare i piani di zona coinvolgendo anche il settore penitenziario. Prima dell'approvazione del documento è stata presentata in Consiglio la relazione conclusiva dell'indagine compiuta dalla Commissione Servizi Sociali che negli ultimi mesi ha compiuto una serie di visite nei penitenziari della provincia, Nuoro, Isili, Lanusei, Macomer e Mamome. Fra le situazioni di maggiori precarietà la commissione ha indicato in particolare il carcere nuorese di Badu e Carros, per le condizioni della struttura e la cronica carenza di personale, e il carcere di Lanusei per la particolarità dei detenuti reclusi, quasi tutti per reati sessuali.
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