Innocenti
evasioni
Giornale
dell’Istituto Penale per Minori di Treviso
Numero
3 – dicembre 2004
NATALE IN ROMANIA
Alla vigilia di Natale i bambini con gli adulti scendono in strada per
cantare delle canzoni davanti alle case, ricevono in cambio dolci, soldi
e frutta secca, si continua per tutta la notte e ci si diverte molto.
Le famiglie preparono i dolci la frutta secca, le torte con frutta e del
vino cotto con zucchero e chiodi di garofano.
In alcune parti come Satu Mare e Iasi ci si traveste con maschere rappresentante
orsi, lupi e pecore, poi si usano i carri con le ruote in legno trainati
dai cavalli.
A mezzanotte si va in chiesa e alla fine il prete esce e benedice le
persone con l'acqua santa l'incenso e il miele sulla fronte, poi si bagnano
con l'acqua santa i dipinti dei santi e poi tutti li baciano.
La notte di natale è usanza credere che gli animali parlano, mio nonno
mi raccontò che in un natale sentì nella stalla tutti gli
animali che facevano conversazione tra loro nel loro linguaggio.
La canzone tipica cantatata dice: aho aho copi si frati stati putin si
nu manati maine avulse noceste plu gusoru….
A capodanno invece si va sempre travestiti da animali ma con una capretta
e si chiede alla gente se vogliono sentire la canzone della capretta,
se dicono si la si canta ed in cambio si riceve soldi
N.S. B.M. O.N.
“La canzone della capretta”
Tutti in coro
Fronde verdi noi entriamo nella buona casa di Iasi dove ci riposiamo
Fronda verde del pioppo buona sera signori e signorine e voi ragazzine
carine andate alla finestra a sentire la canzone della “capra nostra”
Zingaro
Io Halipa sono il Re degli zingari da quando sono nato non ho mai avuto
un cappello e neanche delle scarpe ma ho 5 bambini
Pastore
Io pastore dalla Turchia sono venuto qua per fare soldi con la mia capra.
Ieri sera a Cernauti la capra è caduta in un dirupo nel bosco sono andato
a prenderla e sono uscito quasi morto, poi sono andato al mercato per
venderla e camminando veloce ho incontrato un zingaro.
Zingaro: buona sera pastore
Pastore: buona sera zingaro
Zingaro: vendi questa capretta pastore?
Pastore: si la vendo
Zingaro: quanto vuoi?
Pastore: da te zingaro la vendo per 100 parali
Zingaro: ma questa capra cosa sa fare? Morsica)
Pastore: lo vedi anche tu , (e va dalla capra )
Zingaro: ma ha pidocchi?
Pastore: vai a vedere tu?
Il zingaro con un mazza da un colpo alla capra che muore e dice “guarda
un pidocchio!”
Pastore:aiuto aiuto polizia venite
Polizia: che succede che succede
Pastore: questo zingaro mi ha ucciso la capra
Polizia: zingaro sarai condannato a morte
Polizia: chiamiamo il dottore
Dottore
“Fatemi presentare, io sono il dottore dottorino dalla via “
Le pustiano” tolgo i denti con le li butto in un l secchio li do
alle donne come caramelle ed ai bambini per giocare”
Pastore: dottore puoi vedere cosa si può fare a questa capra?
Dottore: vediamo vediamo
Il dottore guarda la capretta e dice” questa capretta ha mangiato
una cipolla e si è dimenticata di bere acqua, ha mangiato un aglio ed
ha vomitato”
Pastore: possiamo vendicarla?
Dottore: vedremo, capra capra vuoi caramelle?
La capra : no
Dottore: vuoi cioccolatini?
La capra : no
Dottore: vuoi sentire una canzone della capra?
La capra: si
Tutti
Capretta capretta prendi da tuo padre un bicchiere di latte,latte amaro,
da quando sei nata non hai bevuto un latte cosi .
Sangue nero coaugulato la capra nostra è resuscitata è resuscitata
e per l'anno prossimo verrà di nuovo.
O.N.
ROL DE CAPRA
toti
foaie vevde si-o aluna noi intram in casa buna casa buna de la iasi unde
facem si un popas frunza verde de artar buna seara gospodar si gospodine
si voi domnisoare fine dati-va pe la fereastra si acultati caprita
noastra.
tiganu
eu halipa ma numesc imparatu tiganesc de cand mama ma facut nici caciula
nu am avut am purtat numai opinci si am facut copii vreo cinci.
ciobanu
eu cioban din turcia am venit aici sa fac bani cu capra mea aseara la
cernauti mia cazut caprita in put si mam bagat ca sa o scot si am iesit
aproape mort si mam dus pana la targ cu capra ca sa o vand si mergand
asa grabit cu un tigan mam intalnit.
tiganu:buna seara mai ciobane
ciobanu:bunaseara mai tigane
tiganu:de vanzare ii capra mai ciobane
ciobanu:de vanzare de vanzare
tiganu:si cat ceri pe ea
ciobanu:de la tine mai tigane cer o suta de parale si o salba de margele
sa te spanzuri tu cu ele
tiganu:dar capra asta ce stie sa faca de muscat musca
ciobanu:apai vezi si tu
tiganu:musca musca
tiganu: dar paduchi are
ciobanu:apai vezi si tu
tiganu: uite unu
ciobanu:aoleu ce ai facut miai omorat capra
ciobanu:ajutor ajutor sa vina politia
politia:ce se intampla ce se intampla
ciobanu:acest tigan imfumurat capra mia injunghiat
politia:tigan negru imfumurat la moarte esti condamnat
politia:sa vina doctoru
tiganu:dar nu stiu adresa
politia:treci o apa inghiti o ceapa treci un pod inghiti un dop si dai
de casa doctorului
tiganu:domn doctor esti acasa
doctoru:nu sunt sub masa
tiganu :iauzi ma ca sta pe casa
politia:domn doctor esti acasa
doctoru:nu vin la doua
tiganu :iauzi ma ca sta pe oua
politia:mai dute o data ca moare capra asta
tiganu:domn doctor esti acasa
doctoru:da
tiganu:domn doctor poti vindeca capra asta
doctoru:sa vedem caprita caprita tati bumboane vrei
capra:nu
doctoru:caprita caprita tati ciocolata vrei
capra:nu
doctoru:caprita caprita tati dar un cantece de capra vrei
capra:da
toti
caprita caprita tati de un an si jumatate ia la tata un pahar cu lapte
acru si amar de cand mata tea facut asa lapte nai baut sange negru inchegat
capra noastra a inviat cu bucurie ca la anu sa mai vie.
toti
la multi ani cu sanatate sa va dea domnu tot ce doriti zile senine si
ferivire la multi ani sa traiti la multi ani sa traiti la anu si la mai
multi ani sa traiti o mie de ani.
NATALE ROM
Crecum
è il mio Natale, il Natale rom che si festeggia il 7 gennaio,
facciamo grandi tavolate si fa il maiale allo spiedo e si festeggia dalla
mattina alla sera, si canta si balla e si vanno a trovare gli amici.
Sotto l'albero di Natale si trovano soldi e non regali e quando ci danno
i regali è buona usanza tenere sempre in tasca dei soldi come forma di
rispetto verso chi ce li regala.
è
usanza fare il pane salato che viene tagliato a croce, si fanno 4
buchi nei quali si versa il vino.
I 4 buchi rappresentano i chiodi di Gesù sulla superficie del pane
si fanno delle belle decorazioni.
Mia madre fa sempre il pane salato, lo fa girare 4 volte e dice “nel
nome del padre del figlio e dello spirito santo.
R.L.
ALBANIA BERAT
Si dice che l'imperatore d'Oriente Teodosio II il giovane (401-450) l'avesse
chiamata Pulcheriopolis, dal nome della sorella Pulcheria.
Nel corso della storia, Berat è stata la più popolosa città
d'Albania e ha avuto, perciò, uno sviluppo fuori dalle mura del
castello. Le case, attaccate una all'altra, sono bianche e la luce rimbalza
provocando, con i raggi del sole, fantastici barbagli.
La città è divisa da un fiume Osum su cui c'è una leggenda .
di particolare interesse, per il visitatore sono la Fortezza e le Chiese
di Berat. La Fortezza si trova nella parte alta della città ed
ha delle imponenti mura di cinta interrotte da 24 torri. Fu costruita
con ciclopiche pietre di forma quadrata.
Le chiese sono : la Chiesa di Nostra Signora, del XVIII secolo, La Chiesa
di S. Maria di Blachernes, la Chiesa della Trinità e la Chiesa
di S. Michele,.
Accanto alla Chiesa di Nostra Signora, si trova un museo che ospita molte
opere del pittore Onufri di suo figlio Nicolla e di alcuni suoi allievi,
vi sono esposti pure oggetti di argento, finemente lavorati, calici, miniature
ed un vangelo con copertine in argento lavorato.
Leggenda del fiume Osum
Le due vette dei monti Tomorri e Shpirag erano fratelli rivali innamorati della
stessa fanciulla. La passione risultò fatale a entrambi: si affrontarono
in duello e caddero in campo. Le lacrime della ragazza diedero origine alle
acque del fiume le cui rive sono collegate da un caratteristico ponte.
IL SEMINATORE “leggiamo un libro”
<< Gli zingari sono sempre stati un problema. Ma siccome Lubo Reinhardt
era uno zingaro, a lui interessavano poco i problemi degli altri >>:
Comincia cosi questo romanzo civile che racconta la tragica storia di
un uomo vittima e artefice del proprio destino.
Lubo, che è uno zingaro naturalizzato, sta prestando il servizio
militare obbligatorio, quando riceve la notizia che gli sovvertirà
la vita: i suoi bambini sono stati presi dalla polizia e la moglie, che
ha tentato invano di opporsi è stata uccisa.
Tutto ciò è avvenuto nel segno della legalità: nella
Svizzera del 1939, anno d'inizio della storia, è da tempo attiva
l'opera Bambini della strada, un'organizzazione umanitaria che usa mezzi
tutt'altro che umanitari per sradicare la piega del nomadismo.
Lubo, straziato da quella brutale prevaricazione ammantata di legalità,
decide di vendicarsi.
La vendetta che mette in atto è viscerale, istintiva, ma a suo
modo rigorosa ed epica: prima si appropria di una nuove identità,
poi diventa un Don Giovanni involontario e involontariamente politico.
Il suo piano è inseminare il maggior numero possibile numero di
donne svizzere, per rispondere alla politica eugenetica con un gesto uguale
e contrario, d'immensa portata simbolica: se la Svizzera gli ha tolto
due figli con sangue zingaro, ne avrà in cambio duecento con sangue
misto.
La vicenda di Lubo s'incrocia con quella di una famiglia d'immigrati italiani
a Lugano e ne sconvolge il futuro. Dal seme di quel primo sopruso germina
dunque altra violenza: una violenza che dura nel tempo, con una tenacia
oscura.
E cosi proprio nel tempo prende una forma saga compressa di forza straordinaria,
che fa riecheggiare l'idea di colpa e di destino tra le righe di una narrazione
scarna, semplice e potentissima.
Fonte: Il seminatore di Mario Cavatore ed. Enaudi
Da una discussione con ragazzi Rom:
Troppo facile chiedere scusa, non bastano le scuse, devono pagare, devono
finire in galera e poi devono dire a quei bambini che ora sono cresciuti
da dove vengono e chi sono i veri genitori, ma credo che sarà un
grande dolore per loro sapere cosa è successo, forse qualcuno si vendicherà
con violenza sui genitori “adottivi”, oppure diventerà
cosi cattivo che farà solo cose cattive o forse può anche essere
che il dolore sia cosi grande da non poterlo sopportare e cercherà
la morte in ogni modo.
Secondo me ha fatto bene Lubo a fare altri bambini,
però ha anche fatto
male, forse non c'è una soluzione perché il male è da tutte e due le
parti, e l'unica soluzione e lasciare che il tempo passi e che tutto si
equilibri di nuovo con il rispetto di tutti
Non ci sono scuse
è giusto che sappiano che sono rom e chi sono i veri
genitori
Il li avrei picchiati, denunciati e picchiati, non si fanno queste cose
ai bambini, poi crescono scoprono tutto e fanno altre violenze.
K.T. K.A. B.J. B.A.
ADULTO PER SBAGLIO “un mese dagli adulti”
Non ci sono attività se non dopo 6 mesi,allora si poteva fare
un lavoro di pulizie però è difficile perché tutti lo vogliono fare.
Si fanno tanti rapporti anche per un niente, e ti mandano anche in isolamento.
C'è tanta differenza per le condanne, li sono più lunghe. Gli agenti
sono più severi, si va all'aria 3 volte al giorno e tutto funziona a
domandine, le si scrive a mano e dopo non si sa se sono state accettate.
Io dicevo che ero minorenne e non potevo stare li, ho tentato anche il
suicidio
Il mangiare era brutto chi poteva si arrangiava in cella.
B.M.
TEATRO UN’ESPERIENZA
La storia:
“Io vivevo in mezzo alla fogna perché ero orfano insieme ad altri
ragazzini, ed un giorno ci arriva la notizia via lettera che il Grande
Bastardo organizza gare di calcio solo per orfani che vivono in mezzo
alla strada, la notizia arriva anche in orfanotrofio ed alcuni degli orfani
scappano.
I fratelli B. che vivevano nelle fogne, ora lavorano nelle discoteche
e nelle spiagge come inventori della Ball Dance e con questo lavoro si
mantengono, sono un mito tra i ragazzi orfani, io riesco a trovarli per
organizzare il torneo.”
Le parti:
“Imparare le parti era difficile l'abbiamo fatto molte volte si
ripeteva finche si faceva giusto, anche quando mi svegliavo la mattina
ripetevo la parte”
“Quando sono uscito in scena l'emozione era tanta però ho ripetuto
a memoria e non ho sbagliato”.
“Mi hanno visto come attore e non come ladro, posso fare anche tante
altre cose se metto la testa a posto!”
“io ho imparato ad essere più comico davanti alle persone, mi piace
farle ridere, mi piace tanto fare l'attore con la gente giusta “
“avevo un pò di vergogna però eravamo attori, far ridere gli altri
era bello, ci siamo divertiti tutti”
“ho lavorato bene con i registi, mi incoraggiavano e ripetevamo
tante volte, abbiamo studiato tanto per imparare a memoria”
“sarebbe più bello fare teatro con ragazzi da fuori, come succedeva
a Napoli , era più divertente.
P.M. B.A. B.M. N.S.
UN GRANDE AMORE
Il mio grande amore si chiama Aurora ha 3 anni ed
è mia figlia che chiamo
patatina di papà, anche se ho 17 anni io mi sento proprio un papà
vero. L'ho vista nascere e quando è uscita ho pianto tantissimo, ero
tanto emozionato. Dopo a casa la portavo a dormire con me e le prime notti
stavo sveglio tutta la notte a guardarla, baciarle le manine i piedini
le orecchiette. Dopo un paio di mesi sono dovuto andare in comunità
e potevo vederla e coccolarla una volta ogni 2 settimane. Adesso sono
qui in istituto (IPM) e non la voglio vedere perché sto male quando se
ne deve andare e io rimango qui. So che sta bene con la sua nonna (mia
madre) ma non è lo stessa cosa di averla vicino a me.
Quando dopo un anno lei ha incominciato a chiamarmi papà mi sono
emozionato tantissimom la portavo sempre con me, eravamo inseparabili.
Mi ricordo che quando sono venuti a prendermi (gli agenti) e mi hanno
messo le manette lei non voleva che me ne andassi e voleva venire con
me, mi hanno portato via tra le lacrime e sofferenza del distacco…un
brutto ricordo.
A.
AMARE TRA LE SBARRE L'amore
è tutto senza amore non
si vive, dialogo a 4
1)“è difficile mantenere l'amore con una ragazza qui in istituto,
se dovessi passare tanti anni è meglio che la lasci subito”
2)“no, no io non lasciarei la supplicherei di non lasciarmi finché
non sia proprio lei a decidere, qui dentro sono loro che comandano, noi
possiamo fare poco”
3)“credimi meglio lasciarla che uscire cornuto”
1)“io l'ho lasciata e adesso rileggo le lettere, rivedo le foto
mi ritorna in mente, il tempo me la farà dimenticare, ma adesso
soffro tantissimo, l'amore quello vero fa soffrire…penso solo a
lei”
2)”Ma se l'amore è vero la lontananza non fa paura”
1)”ma scusa per te l'amore cos'è? Per me significa starle vicino,
non farla sentire sola, aiutarla se ha problemi, io voglio stare con la
mia ragazza a casa fuori, ho troppo paura di essere tradito e che mi prenda
in giro, qui in galera non hai contatti come fuori, ti devi accontentare
e sperare….no no….cosi non funziona”
3)“ci sono troppe tentazioni fuori, dentro di me non faccio altro
che pensare a lei fuori che puo tradirmi”
1) “però capirei se lei mi tradisse, se avessi una pena lunga lo
capirei”
4) “quando esco vado dalla mia ragazza, vado in Romania e poi in
Inghilterra”
1) “l'amore vero fa soffrire, pensi solo a lei “
4) “avevo 13 anni ,lei 14 siamo cresciuti assieme, l'odiavo da morire,
non potevo sopportarla, facevamo sempre baruffa, poi crescendo siamo cambiati,
stavamo sempre assieme e già incominciavamo ad innamorarci poi un giorno
in treno lei mi ha baciato….ci sposiamo presto e mi piacerebbe avere
5/6 bambini”
1) “ si ma tu esci fra un mese”
4) “ si si”
4) “ a ecco!”
M.P. B.A.V.N.
QUANDO USCIRO’
-Farò una bella doccia per pulirmi dal carcere, pi farò
una bella festa con i miei genitori, una bella mangiata maiale alla griglia
e tante patatine fritte
-Festeggerò con la famiglia, mangerò piatti unici della
mia regione tipo il frizoli che fa mia madre (pasta con pan grattato tostato
e peperoncino) una coppa di gelato , una birra gigante e poi andrò
in giro con il motorino a salutare gli amici. Poi tornerò a lavorare
come muratore con mio papà
-Mi sposerò, è usanza zingara dovevo farlo ma i Carali (carabinieri)
mi hanno fermato ed adesso sono qui ad aspettare la decisione del giudice.
In Romania ci sono 2 ragazze che mi aspettano, le loro famiglie hanno
fatto la proposta alla mia offrendo dei soldi ed io ho scelto la ragazza
che mi piaceva di più. La ragazza più bella costava di più ma io voglio
la più bella, se poi dovessi lasciarla dovrò pagare il doppio
del prezzo alla sua famiglia, ma io non lascerò, voglio una famiglia
con 2 bambini e mia moglie dovrà stare a casa, solo io andrò
a lavorare
-Andrò a Romania partendo da Torino con il pulman, qui in Italia
non posso stare ho troppi precedenti, in Romania tornerò a fare
quello che facevo prima cioè Ciordeles (rubare) la vita in carcere
non mi ha cambiato per niente
-Farò una bella mangiata e bevuta, polenta e formaggio cotto con
agnello al forno e buon vino
-Una bella mangiata al ristorante
-Vado a trovare mio cugino
-Vado dalla mia famiglia a casa
-Vado a fare le gare in motorino
-Vado a fare le cazzate con gli amici
DOMANI ESCO
D. come ti senti?
R. mi sento tutto strano, felice emozionato è da 10 mesi che sono qui
dentro, i primi giorni sono sicuro che saranno confusi perché non sò
bene cosa mi aspetta e cosa succede.
D. cosa sarà la prima cosa che farai?
R. vado dalle donne, andrò a mangiare kabab
D. cosa vuoi dire ai ragazzi dentro?
R. direi buona fortuna a tutti, e hai miei amici di camera gli dirò
che non lo dimentico fuori ma gli scriverò.
D. cosa diresti ai ragazzi di fuori?
R. che stare in carcere fa schifo, di non entrare mai
D. cosa ti ha lasciato questa esperienza?
R. mi ha fatto male, mi sento chiuso stretto non è come prima quando
stavo fuori libero, qui dentro sono diventato più nervoso e sofferente.
D.
c'è stato qualcuno in particolare che ricordi?
R. c'è stato un ragazzo tunisino che quando è uscito mi scriveva e mi
aiutava a sopportare la pena, mentre gli altri quando uscivano si dimenticavano
di tutti. Quando uscirò andrò a salutarlo.
STORIE E LEGGENDE
Quando da piccolo abitavano con la mia famiglia vicino ad un bosco, una
notte verso l'una un monachiChi mi è venuto a trovarmi. era piccolo ed
aveva un cappello grande e a punta stava ad un paio di metri da me e mi
fissava, io dalla paura non riuscivo a gridare ne a parlare poi se ne è
andato. Ci sono diversi monachichi quelli buoni e quelli cattivi, il
buono di solito gioca con il bambini e se si riesce a togliergli il cappello
un desiderio a scelta viene esaudito.
M.P.
Sempre sui monacelli questo
è un brano "Cristo si è fermato a
Eboli" di Carlo Levi che ne fa una dettagliata descrizione:
I monachicchi
sono degli esseri piccolissimi, allegri, aerei: corrono veloci qua e là,e
il loro maggiore piacere è di fare ai cristiani ogni sorta di dispetti.
Fanno il solletico sotto i piedi agli uomini addormentati, tirano via
le lenzuola dai letti ,buttano sabbia negli occhi, rovesciano bicchieri
pieni di vino, si nascondono nelle correnti d'aria e fanno volare le carte
,e cadere i panni stesi in modo che si insudicino, tolgono la sedia di
sotto alle donne sedute, nascondono gli oggetti nei luoghi più impensati,
fanno cagliare il latte, danno pizzicotti, tirano i capelli, pungono e
fischiano come zanzare.
Ma sono innocenti: i loro malanni non sono mai seri, hanno sempre l'aspetto
di un gioco, e, per quanto fastidiosi ,non ne nasce mai nulla di grave.
Il loro carattere è una saltellante e giocosa bizzarria, e sono quasi
inafferrabili.
Portano in capo un cappuccio rosso, più grande di loro :e guai se lo
perdono, tutta la loro allegria sparisce ed essi non cessano di piangere
di desolarsi finché non l'abbiano ritrovato.
Il solo modo di difendersi dai loro scherzi è appunto di cercare di afferrarli
per il cappuccio: se tu riesci a prenderglielo, il povero monachicchio
scappucciato ti si butterà ai piedi ,in lacrime, scongiurandoti di restituirglielo.
Ora ,i monachicchi sotto i loro estri e la loro giocondità infantile
,nascondono una grande sapienza: essi conoscono tutto ciò che c'è sotterra,
sanno il luogo nascosto dei tesori.
Per riavere il suo cappuccio rosso, senza cui non può vivere,il
monachicchio,
ti prometterà di svelarti il nascondiglio di un tesoro.
Ma tu non devi accontentarlo fino a che non ti abbia accompagnato: finché
il
cappuccio è nelle tue mani, il monachicchio ti servirà, ma appena
riavrà il
suo prezioso copricapo, fuggirà con un gran balzo, facendo sberleffi
e folli salti di gioia e non manterrà la sua promessa.
Questa specie di gnomi o di folletti si vedono frequentemente, ma acchiapparli
è difficilissimo"
fonte:http://www.aliworld.it
GLI INVISIBILI “commento ad un programma”
Io con la maestra chiacchierando abbiamo scoperto di guardare lo stesso
programma INVISIBILI in onda su Italia 1 il martedì alle 23.10
Invisibili sono quelle persone che esistono ci sono ma nessuno sembra
vederli o accorgersi di loro.
Gli invisibili sono quelli che vivono per strada senza casa perché rimasti
senza lavoro o perché hanno problemi di droga o di alcool. Poi ci sono
quelli scappati da casa perché ci stavano male.
Un banale incidente infatti può farti cambiare vita scivolare verso il
basso e sempre più facile passare da una vita normale a una vita ai margini.
Può capitare che il tuo stipendio non basti più a pagare la casa l'affitto
e cosi di ritrovi a vivere sotto un ponte, in macchine e in un sottopassaggio.
“Purtroppo oggi
è facile e questo succede” dice il conduttore
del programma all'inizio della puntata.
Io lo guardo perché sono storie vere di vite vissute e riprese in una
giornata tipo.
Il conduttore trascorre una intera giornata con il personaggi scelti per
la puntata (di solito sono 2 storie) dividendo con loro cibo e delle volte
il letto per avvicinarsi a loro, per farli parlare lui usa la spontaneità
diventando come loro trattandoli sempre però con dignità.
Per un giorno gli invisibili diventano visibili coccolati, accontentati,
e il loro piccoli desideri vengono esauditi. Il programma è in diretta
e chi vuole può telefonare per esprimere le proprie idee offrire testimonianze
e anche aiuto.
Mi piace pensare che non finisce tutto li e che almeno per qualcuno di
loro la vita possa diventare meno dura e con qualche piccola gioia
perché tutti abbiamo diritto ad avere il nostro momento di felicità
spesso dimentichiamo che”non si vede col cuore…l'essenziale è
l'invisibile agli occhi.
Il piccolo principe di A. De Saint Exnpery
Dignità nobiltà morale che all'uomo dalla sua natura, dalle
sue qualità . il rispetto che egli ha di se e suscita negli altri
in virtù di tale sua condizione.
B.C
IO GUARDO
I miei programmi preferiti sono quelli che parlano di natura e animali.
A me piacciono questi documentari perché mostrano che nel mondo
in qui viviamo ci sono tantissime cose bellissime che noi non sappiamo
apprezzare, anzi noi umani distruggiamo le cose migliori che ci sono date
per altre cose che anche se sembra non hanno nessun tipo di valore. Questi
tipi di documentari a me mi fanno ricapire che le cose semplici sono molto
belle, che noi possiamo vivere benissimo con molto poco e in armonia con
l'ambiente.
F.E.
MONOLOGO DI PRIMO INGRESSO
Sono un ragazzo alto e di bell'aspetto, occhi verde scuro,che non fa
altro che dire ”non lo so…”,
Sono venuto in Italia 2 anni fa perché pensavo di poter avere una
vita migliore rispetto a quella trascorsa in Romania. La mia città
è collocata a Nord/ovest della Romania è una città
tranquilla e non molto grande (non so quanti abitanti abbia….”non
lo so”) e confina da un lato con l'Ungheria e dall'altro con l'Ucraina.
Parte della mia città si sviluppa in montagna (c'è la neve
anche in estate)e parte in colina.
Li abitano i miei genitori e tutti i miei parenti.
Nei due anni di permanenza in Italia sono riuscito a tornare nella mia
città una sola volta sono rimasto lì per 3 giorni.
In Italia sono riuscito ad avere un permesso di soggiorno ed inscrivermi
in una scuola professionale. Sono stato aiutato dagli operatori di una
comunità che mi hanno ospitato per tutto questo tempo.
L'unico problema (per me) è che non mi consentivano di andare a trovare
i miei genitori…Infatti ho avuto un sorta di fuga per quei tre giorni
…..comunque potevo sentirli telefonicamente un volta la settimana
.
I miei pensieri, oggi sono tanti , mi piacerebbe uscire dal carcere, ritornare
in un comunità ed iniziare a lavorare…Sono, pero,preoccupato
per la situazione che vivo ed in particolarmente per l'impossibilità
di mettermi in contato con i miei genitori .
In Istituto continuo a studiare frequentando le scuole superiori.
Per il momento non riesco a dirvi di più.
G. D.