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Torre Annunziata: istituita la Commissione di aiuto sociale per i detenuti
Il Mattino, 18 ottobre 2003
Il tribunale di Torre Annunziata ha istituito la Commissione di aiuto sociale per i detenuti. Si tratta di un provvedimento unico nella provincia di Napoli. Obiettivo? Aiutare i pregiudicati a reintegrarsi nella società all'uscita dalle carceri. La Commissione, presieduta da Antonio Greco che è presidente anche del tribunale, è costituita da sedici membri: magistrato di sorveglianza, delegati di Regione, Provincia, Prefettura, Curia, direttore dell'Asl 5, del carcere di Poggioreale (coordinato con il direttore dell'area educativa), dell'Ufficio provinciale del lavoro, sindaco di Torre Annunziata, un rappresentante dell'associazione "Terra Libera" che opera nelle diverse carceri e sei assistenti sociali. Il provvedimento prevede in particolare tre fasi. In primo luogo dal carcere di Napoli provengono i dati relativi ai pregiudicati prossimi all'uscita. Da questa lista la commissione torrese seleziona un gruppo che, nella fase iniziale del progetto, dovranno riunire alcuni parametri per cinque soggetti giudicati "tipo" e che abbiano quindi gravi problemi economici, che vivano in situazioni di emergenza o di vera necessità. La seconda fase prevede invece il loro inserimento all'interno di corsi di formazione indetti da Regione e Provincia e, grazie all'opera degli assistenti sociali che saranno sei in base alle aree in cui è stato diviso il territorio in cui ricade l'azione del tribunale oplontino, verrà monitorato e relazionato l'atteggiamento dei pregiudicati di fronte al loro possibile reintegro nella società. "La terza fase è in via di costituzione - spiega Antonio Greco - e riguarda più in particolare l'inserimento dei soggetti nel mondo del lavoro". Con questo obiettivo è nata così l'idea di costituire anche uno specifico Comitato del lavoro, con rappresentanze sindacali e diverse società presenti nei comuni direttamente interessati. "Con l'istituzione di questo comitato - continua Greco - potremo infatti garantire l'inserimento reale di questi soggetti nelle attività lavorative. Purtroppo molto spesso, infatti, accade che numerosi pregiudicati pur avendo la volontà di lasciarsi alle spalle il passato legato alle carceri e con l'intenzione di vivere in modo onesto e rispettando la legge, hanno difficoltà a reintegrarsi nella società a causa dei preconcetti e della paura di chi dovrebbe assumerli e aiutarli a rientrare nel ciclo produttivo". Secondo le intenzioni, invece, attraverso il comitato del Lavoro si fornirebbero già posti di lavoro mirati, in modo che al termine dei previsti corsi di formazione, i soggetti prescelti avranno una reale chance di ricominciare la propria vita, offrendo contemporaneamente tranquillità economica e sociale alle proprio famiglie. L'iniziativa del Tribunale oplontino è comunque solo una delle tante tappe dell'impegno continuo che il Consiglio degli avvocati e dei magistrati, coordinati dal presidente Greco, stanno operando su tutti i centri dell'area sud di Napoli. Comuni da troppo tempo segnalati come zone altamente a rischio: Torre Annunziata, Castellammare e Poggiomarino.
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