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Né con le guardie, né con i ladri. Ma tutte con l'attore più bello
"Ristretti orizzonti" è una rivista realizzata, con il supporto degli operatori sociali, dai detenuti di Padova e dalla sezione femminile del carcere della Giudecca. Alle 90 donne che affollano le otto celle del penitenziario di Venezia abbiamo distribuito, con l'aiuto dell'operatrice Ornella Favero, un questionario sulla tv in carcere. Dalle risposte emerge che la televisione non si guarda con particolare attenzione, ma è importante che ci sia, che emetta dei rumori, che faccia compagnia. Le donne della Giudecca seguono con interesse le serie poliziesche, non tanto per i contenuti, ma perché prese dalla bellezza dei protagonisti maschili. Alla domanda "Tenete per le guardie o per i ladri?", la risposta è stata unanime: "Teniamo per l'attore che ci piace di più a prescindere dalla parte che interpreta. È anche vero che in televisione l'immagine delle forze dell'ordine è sempre molto positiva. Noi sappiamo che la realtà può anche essere diversa". La telenovela "Terra nostra" è seguita in religioso silenzio in almeno due celle: sono le ospiti extracomunitarie a imporre questa regola. Il gradimento va poi, nell'ordine, a "Le iene", "Striscia la notizia" e "C'è posta per te". Anche alla Giudecca c'è stato una sorta di plebiscito per Maria De Filippi. Secondo alcune detenute la moglie di Costanzo ha capacità per fare di più. Molte vorrebbero il ritorno di "Un giorno in pretura". "E’ un programma che offre la possibilità di vedere fatti che non vengono riportati dalla cronaca", ammettono alcune detenute. Al tempo stesso sono loro le prime che non vorrebbero che il loro processo venisse registrato: "E’ solo un modo per mettere in piazza le proprie cose e darle in pasto alla gente. Già uno viene giudicato una volta. Non c'è bisogno del giudizio della massa". In chiusura una tirata di orecchie a Maurizio Costanza: le detenute lo rivogliono alla guida di programmi come "Bontà loro" e non più in varietà come "Buona domenica".
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