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Un'agente si suicida alle Vallette temeva l'aids e un tumore La Sicilia, 3 febbraio 2003
Un'agente di polizia penitenziaria, Loredana Calabrò, si è suicidata la notte scorsa nel carcere delle Vallette di Torino. La donna, 42 anni, in servizio nella sezione femminile del carcere, si è tolta la vita sparandosi un colpo di pistola nello spogliatoio del penitenziario. Il corpo senza vita dell'agente - secondo quanto si è appreso - è stato scoperto verso l'una della notte scorsa. Il suicidio risalirebbe a qualche ora prima. Loredana Calabrò avrebbe infatti ritirato attorno alle 21 la sua pistola di ordinanza dall'armeria del carcere. Il colpo sarebbe stato attutito da due asciugamani con cui l'agente ha avvolto l'arma. E questo particolare fa capire il perché è trascorso tanto tempo prima che all'interno del penitenziario ci si accorgesse dell'accaduto.
Prima di suicidarsi la donna avrebbe lasciato un biglietto
al fratello con cui lo pregava di non cercarla. Ma il fratello, allarmato, si
sarebbe presentato al comandante delle Vallette. Scattate le ricerche, l'agente
è stata trovata morta nello spogliatoio. All'origine del gesto - sempre secondo
quanto si è appreso - vi sarebbero motivi di salute: circa un anno e mezzo fa la
Calabrò sarebbe stata morsa da una detenuta sieropositiva. Da allora l'agente si
sarebbe sottoposta a periodici controlli per verificare un eventuale contagio da
virus dell'Hiv. Recentemente avrebbe inoltre scoperto di essere ammalata di
tumore.
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