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Regina
Coeli, la protesta è un regalo. Ottocento pasti al giorno donati dai detenuti
ai poveri della Caritas
Il Messaggero, 25 settembre 2002
Dice il direttore del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che nessun dossier a dimostrazione delle visite di parlamentari di sinistra nelle carceri intenti a fomentare rivolte è stato inviato al ministro Castelli, che di sinistra fomentatrice aveva parlato nel pieno della pacifica protesta dei detenuti che prosegue in ottanta carceri. Il
ministero della Giustizia non replica ma le polemiche divampano, proprio nel
giorno dell’audizione dei detenuti in commissione giustizia, dopo settimane di
mobilitazione negli istituti di pena per ottenere una nuova discussione
sull’indulto, sul 41bis, sulla salute e sulle misure alternative. Aspettano invece, i detenuti che avevano giudicato «un errore di valutazione» le dichiarazioni del ministro Castelli e che rivendicano la piena autonomia della loro mobilitazione, un gesto concreto da tutte le forze politiche perché la commissione giustizia metta in calendario l’esame delle prime proposte per l’indulto. O, in alternativa per la sospensione condizionata della pena: l’ultima ipotesi emersa nel rinnovato dibattito sulla questione-carcere. Dopo
il fallimento, nel Duemila, del tentativo di accordo scaturito dall’appello
del Papa per un gesto di clemenza in occasione del Giubileo.
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