ANSA - 14 novembre 2001

Due detenuti, arrestati con l’accusa di violenza sessuale, vittime di persecuzioni psicologiche e maltrattamenti, offesi, insultati e costretti a non dormire: sono le ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Catanzaro sta verificando nell’ambito di un’inchiesta a carico di due agenti di polizia penitenziaria del carcere di Catanzaro Siano.

I reati per i quali i due agenti sono indagati sono lesioni personali, aggravate dai motivi abbietti e dall’abuso dei propri poteri, ed abuso di autorità contro persone arrestate o detenute. L’inchiesta è giunta nella fase finale. Il magistrato che l’ha condotta, il sostituto procuratore Monica Campese, ha depositato, infatti, l’avviso di conclusione delle indagini cui dovrebbe fare seguito la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti delle due guardie carcerarie indagate.

L’inchiesta ha preso avvio da una segnalazione giunta al sostituto procuratore Campese dal direttore del carcere riguardo a un presunto caso di pestaggio nei confronti di un detenuto ad opera di un agente di polizia penitenziaria. Il magistrato si è recato in carcere ed ha raccolto le dichiarazioni del detenuto che avrebbe subito il pestaggio. Lo stesso detenuto ha successivamente presentato una formale denuncia contro la guardia carceraria presunta responsabile dei maltrattamenti.

Le indagini svolte dal sostituto procuratore Campese hanno portato successivamente alla scoperta di un altro caso di presunti maltrattamenti ai danni di un altro detenuto per opera dello stesso agente che si sarebbe reso responsabile del pestaggio segnalato dal direttore del carcere e di un secondo agente di custodia.

Il magistrato, nel corso dell’inchiesta, ha raccolto le testimonianze, oltre che dei due detenuti che avrebbero subito i maltrattamenti, dell’infermiere del carcere e di altri agenti di custodia che sarebbero stati testimoni degli episodi di maltrattamenti.

Secondo quanto si è appreso, la stessa Procura della Repubblica starebbe conducendo altre inchieste su presunti maltrattamenti subiti da altri detenuti sempre nel carcere di Catanzaro Siano. I maltrattamenti sarebbero stati compiuti sempre su reclusi accusati di violenza sessuale.