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Rumeno muore nel carcere di Aurelia poche ore dopo l'arresto Si sarebbe suicidato sbattendo la testa contro il muro...
www.papillon.it, 6 dicembre 2003
Un detenuto rumeno, quarantenne, è deceduto l’altro ieri sera a causa di profonde ferite alla testa. Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe battuto ripetutamente il capo contro una delle pareti della cella dove era rinchiuso. La Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha comunque aperto un fascicolo contro ignoti. Questi i fatti. Venerdì della scorsa settimana, il rumeno finisce in manette con l’accusa di tentato furto e quindi associato al carcere di Aurelia. Lunedì si tiene l’udienza di convalida dell’arresto. Il giudice per le indagini preliminari accoglie la richiesta di convalida dell’arresto e l’extracomunitario è costretto a tornare in carcere. Qualche
ora dopo, degli agenti di polizia penitenziaria lo ritrovano riverso a terra
dentro la sua cella, con profonde ferite al capo. Subito viene trasportato
all’ospedale San Paolo e le sue condizioni appaiono decisamente serie. Il
rumeno si aggrava di ora in ora ed allora i medici del nosocomio locale decidono
di trasportarlo in eliambulanza presso un ospedale della capitale, dove il suo
cuore cessa di battere nella tarda serata di giovedì.
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