Dossier carceri 2000 di "Nessuno tocchi Caino"

Viaggio tra l’illegalità del sistema penitenziario italiano

 

Nel mese di giugno 2000, i deputati radicali hanno compiuto oltre 50 visite ispettive e incontri nelle carceri, 35 delle quali sono state visitate nel fine settimana 16-18 giugno. I resoconti delle ispezioni presentano un primo, allarmante quadro della situazione di illegalità del sistema carcerario italiano: detenuti stipati in spazi che potrebbero detenerne la metà con letti a castello fino a tre livelli; cibo scadente e insufficiente; igiene precaria con situazioni in cui bagno e cucina sono nello stesso locale o addirittura nella stessa cella, due docce alla settimana e cambio lenzuola ogni quindici giorni; scarsezza di farmaci e di cure mediche adeguate; meno di due ore d’aria regolamentari ed il resto del tempo chiusi in cella; promiscuità tra incensurati e recidivi, tra giudicabili e definitivi, tra condannati a pene lievi e condannati per gravi reati, tra giovani e adulti; tra malati, infetti e detenuti sani; mancanza di lavoro,attività scolastiche e corsi professionali; regime militaresco con intimidazioni e veri e propri pestaggi; sale colloqui affollate fino all’inverosimile con parenti costretti a fare ore di fila per poi fare nemmeno un’ora di colloquio in una bolgia infernale di voci; carenza di medici, infermieri, educatori, psicologi e assistenti sociali; detenuti assegnati ad istituti distanti centinaia di chilometri dai luoghi di residenza loro, dei loro avvocati e delle loro famiglie; misure alternative alla detenzione drasticamente ridotte.

Molte di queste situazioni e i casi individuali hanno composto le schede di un primo dossier sullo stato di illegalità del sistema penitenziario italiano che verrà presentato a tutte le istanze della giustizia italiana e internazionale.