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Il Carcere si apre anche alla scuola
La Sicilia, 31 marzo 2004 Per la prima volta una scolaresca ha visitato la casa circondariale di San Giuliano. E' accaduto ieri mattina a Trapani, un'iniziativa di grande valore pedagogico che ha visto protagonisti gli alunni delle terze classi dell'Istituto Magistrale "Vito Fazio Allmayer" di Alcamo, accompagnati dalla professoressa Francesca Riccobono. I ragazzi hanno così visitato i locali del carcere di Trapani ed hanno avuto modo di constatare le condizioni di vita di alcuni detenuti nelle proprie celle. Alla fine della loro visita, che a detta degli stessi giovani studenti "è stata molto istruttiva", hanno preso parte ad un incontro con la direttrice dell'istituto di pena, Francesca Vazzana, che si è tenuto nella sala conferenze della struttura carceraria. "Il carcere - ha detto la dottoressa Vazzana - è parte integrante della società e chi sta al di fuori non deve chiudere gli occhi e fare finta che questa realtà non esista. Per questo motivo abbiamo accolto con gioia questa iniziativa, gli studenti hanno dimostrato molta curiosità soprattutto per certe sfumature, come ad esempio l'interno di una cella". Un altro aspetto che gli studenti hanno guardato con interesse riguarda il lavoro degli operatori di polizia. "Abbiamo cercato di trasmettere entusiasmo ai nostri giovani ospiti - ha aggiunto la direttrice del carcere di Trapani - celando un po' le mille difficoltà del nostro lavoro. Per lavorare all'interno di un carcere ci vuole un grosso spirito di sacrificio perché si sta a contatto con persone che in fin dei conti sono private della loro libertà". Soddisfatta per il grande valore educativo della visita anche la professoressa Francesca Riccobono. "Nel corso dell'anno abbiamo svolto numerosi progetti sulla legalità - ha detto - e questo possiamo considerarlo come uno stage conclusivo. Nelle scuole questi aspetti della realtà dovrebbero avere una maggiore attenzione".
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